L'intervento
sabato 12 Luglio, 2025
Taccheggi seriali nei supermercati trentini, Giorgio Casagranda (Trentino Solidale): «Ricordiamoci che esistono anche i furti per necessità»
di Massimo Furlani
L'organizzazione di volontariato commenta così i casi di cronaca portati alla luce dal T quotidiano: «Non è una giustificazione, ma bisogna mettere in conto che in giro c'è tanta disperazione»
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«C’è anche chi ruba per necessità e su questo è necessario riflettere». Giorgio Casagranda, presidente dell’organizzazione di volontariato Trentino Solidale, commenta così le notizie emerse recentemente riguardo l’impennata di furti e ammanchi in inventario denunciati dai supermercati in città. Un fenomeno che desta preoccupazione e assume un peso sempre più importante sul bilancio delle singole aziende: Despar, ad esempio, fra i punti vendita di Largo Nazario Sauro e via Manci ha perso merce per circa 100mila euro fra lattine di birra, vino, spumanti, prosecchi, olio extravergine, tonno e bustine di formaggio grattugiato. L’ipotesi più accreditata fra gli esercenti è quella dei furti per ricettazione, con situazioni analoghe a quella del Despar che sono state denunciate anche da Poli e Dao-Conad, dove il direttore generale Alessandro Penasa nei giorni scorsi ha parlato di un problema di inciviltà piuttosto che di furti per necessità .
«Quando qualcuno ruba qualcosa da mangiare per sopravvivere c’è anche da riflettere – commenta Casagranda a riguardo – Un conto è portare via un profumo o un orologio, qualcosa di costoso e relativamente facile da nascondere, chi lo fa è qualcuno che ruba “e basta”». Rubare però una singola scatoletta di tonno è qualcosa che ha anche dinamiche diverse da tenere presenti: «Se a sparire è invece qualcosa da mangiare o di poco valore allora va anche considerata la possibilità che l’autore lo abbia fatto per necessità e per sopravvivenza – prosegue il presidente – Non è comunque una giustificazione, rubare rimane sempre un reato: quello su cui però serve riflettere è che di fronte a questi casi stiamo parlando di persone veramente disperate, perché oggi i supermercati e gli esercizi commerciali sono muniti di sistemi di sicurezza avanzati e quindi il ladro è consapevole di stare correndo un enorme rischio. Valutare il suo stato d’animo quando compie simili gesti è molto complicato, anche perché di soluzioni alternative e pienamente legali come quelle che offriamo noi ne esistono diverse». E infatti il presidente non nasconde come a Trentino Solidale si siano rivolti anche individui che in passato sono stati autori di furti per avere qualcosa da mangiare: «Sì, ne abbiamo conosciute di persone che lo hanno fatto – conclude Casagranda – A volte anche noi vediamo ad esempio confezioni rovinate perché viene rubato parte del contenuto. Viviamo in un momento storico particolarmente critico e lo sappiamo, il numero di persone che si rivolge ai nostri servizi è in costante aumento».
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