Il fatto

lunedì 12 Dicembre, 2022

Spegne la sigaretta in faccia alla compagna: arrestato

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L'uomo, un 27enne con precedenti per reati specifici, alterato dall'alcol e in preda alla gelosia ha ferito al volto la fidanzata, aggredito alcuni avventori del bar e minacciato con una bottiglia le forze dell'ordine

Intervento d’urgenza in valle dei mocheni in un bar di Fierozzo da parte dei carabinieri di Sant’Orsola che nella serata di domenica sono stati chiamati per bloccare a fatica un uomo di 27 anni che aveva provocato lesioni alla compagna motivato dalla gelosia nei suoi confronti. All’arrivo delle forze dell’ordine l’uomo, probabilmente in preda ai fumi dell’alcool, ha subito preso una bottiglia in mano agitandola pericolosamente contro i carabinieri. Dopo qualche attimo di concitazione il 27ettenne è stato bloccato e si è potuto indagare su quanto accaduto in precedenza. Secondo le ricostruzioni raccolte la gelosia mista all’abuso di sostanza alcooliche sarebbe alla base delle minacce e dell’aggressione avvenuta ai danni della compagna dell’arrestato. Il soggetto, con precedenti per reati specifici (Resistenza a pubblico ufficiale), avrebbe spento una sigaretta nell’occhio della propria convivente e aggredito alcuni degli avventori del bar intervenuti a calmarlo.
La donna è stata soccorsa e portata a Trento dal personale del 118 per prestare le cure necessarie. Fortunatamente non si sono verificate lesioni importanti e la donna è stata dimessa in buone condizioni fisiche. I carabinieri hanno arrestato il 27enne che, in attesa di giudizio direttissimo, è stato condotto, come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Trento, nelle camere di sicurezza della compagnia dei carabinieri di Borgo Valsugana. Gli vengono contestati i reati di  lesioni, oltraggio, violenza e minaccia, resistenza a pubblico ufficiale, inoltre proprio perché conviventi e non essendo, questo, il primo caso di violenza nei confronti della donna, veniva anche attivata la procedura del cd. “codice rosso” legge in vigore dal 2019 a tutela delle fasce deboli.

Per l’arrestato vige comunque il principio dell’innocenza fino a quando la sua colpevolezza non sarà provata con sentenza passata in giudicato.