Lavoro
lunedì 7 Novembre, 2022
di Redazione
«L’indipendenza dei giovani e l’aumento della natalità sono vere e proprie emergenze. Servono misure strutturali in particolare per cancellare i tirocini, disincentivare i contratti precari e una vera politica dei redditi. Durante gli stati generali del lavoro abbiamo avanzato proposte specifiche su questi temi, per ridurre la precarietà ed alzare i salari dei giovani e per aiutare le famiglie nella loro ricerca di avere dei figli sostenendo l’occupazione femminile e ampliando i servizi di conciliazione».
Lo dicono i segretari trentini di Cgil, Andrea Grosselli, di Cisl, Michele Bezzi, e della Uil, Walter Alotti, commentando le misure per giovani e lavoro contenute nella manovra di bilancio che la giunta autonoma ha approvato e che da martedì passa all’esame dell’aula. «Bisognerebbe avere una vera politica abitativa, ampliando gli alloggi a canone sociale o moderato e agevolando l’acquisto della prima casa, visto il peso dei prezzi delle case sui bilanci familiari – aggiungono i segretari confederali -. Per questo siamo pronti ad aiutare la giunta provinciale a definire misure efficaci in questa direzione. Ma bisogna partire da queste priorità. Invece la giunta sceglie la strada inversa promuovendo bonus che non hanno nulla a che vedere con le politiche per i giovani, per la natalità e per le famiglie».
Il bilancio 2023
di Francesco Terreri
In attesa delle nuove risorse, aziende esposte con Cassa Depositi, Unicredit, Bnl. Il gruppo Fs emette bond. Il Consorzio Tridentum con Webuild, Ghella e Collini ha ricevuto 280 milioni di acconti e ha dovuto attivare fideiussioni a favore di Rfi
L'intesa
di
Chiuso l’accordo per il personale non dirigenziale. Stanziati subito 26 milioni. Oltre 18 milioni per gli stipendi e altri 8 per le indennità di categorie. A luglio arriveranno i fondi per gli arretrati del 2022 e del 2023