L'evento
martedì 29 Ottobre, 2024
di Redazione
Sei anni fa, in questi stessi giorni, si scatenava sul Nordest la tempesta Vaia, un evento «estremo» con venti di uragano. Venti che in Trentino raggiunsero raffiche superiori a 120 chilometri orari, con il valore massimo registrato da Meteotrentino di oltre 190 chilometri orari a passo Manghen. Raffiche che causarono nei boschi trentini lo schianto di circa 4 milioni di metri cubi di alberi, interessando una superficie di oltre 20mila ettari.
«A sei anni di distanza, la tempesta Vaia rimane nei ricordi del Triveneto e di tutto il Paese per la devastazione che causò, ma anche per il grande sforzo messo in campo per la ricostruzione», scrive nel suo ricordo il presidente della Camera dei Deputati Lorenzo Fontana. «Grazie a chi ha operato nell’emergenza e nella fase successiva, al grande lavoro di squadra realizzato e alla cooperazione tra istituzioni. Grazie alle comunità locali che, mosse dall’amore per il proprio territorio, hanno saputo guardare al futuro con coraggio e coesione». E l’omaggio alle vittime: «Rivolgiamo un pensiero di cordoglio ai familiari delle vittime colpite in quei giorni del 2018 da una serie di terribili perturbazioni».
Anche il governatore del Veneto Luca Zaia torna su quei giorni terribili, perché anche la sua Regione venne colpita duramente: «Una violenza che rese più consapevole il mondo sull’impatto dei cambiamenti climatici a tutti i livelli. Quella di Vaia è stata una grande lezione dalla quale abbiamo imparato molto». In Veneto la tempesta abbatté circa 15 milioni di alberi, spogliando interi pendii e modificando irrimediabilmente il paesaggio di molte aree. La forza della tempesta, caratterizzata da raffiche di vento che raggiunsero i 200 chilometri orari, rase al suolo 41 mila ettari di boschi, pari a 8,6 milioni di metri cubi di legno.
«La collaborazione e il coinvolgimento di vari attori, dai livelli statali a quelli locali, hanno rafforzato un approccio unitario e sinergico nell’affrontare l’emergenza. È questo un aspetto particolarmente importante nel post Vaia, in quanto la cooperazione interistituzionale è stata realmente decisiva nel mettere in atto rapide ed efficaci soluzioni. Va riconosciuto che la risposta alla tempesta Vaia ha segnato un precedente esemplare nella gestione di catastrofi naturali, dove la fiducia reciproca tra le entità coinvolte ha giocato un ruolo centrale. La fiducia ha facilitato le operazioni, risolto problematiche e prevenuto contenziosi, rendendo evidente che l’interazione tra persone votate agli obiettivi è lo strumento principale per una efficace conduzione dei lavori».
Anche il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ricorda quanto accaduto: «Oggi, a sei anni dalla devastante tempesta Vaia, il nostro pensiero va a quei giorni difficili e a tutte le persone che hanno affrontato con coraggio la furia degli eventi naturali. Vaia ha segnato profondamente il Trentino, lasciando cicatrici nella nostra amata terra e nei cuori di tutti noi. Ma da quella distruzione è emerso anche il nostro spirito di resilienza e la nostra capacità di rinascere. Con il supporto delle nostre comunità, delle associazioni e di tutte le persone che amano il Trentino, abbiamo ricostruito, rigenerato e dato nuova vita ai nostri boschi. Oggi, guardando avanti, ci impegniamo a custodire e proteggere ancora di più il nostro territorio, consapevoli dell’importanza di preservare l’ambiente per le generazioni future. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito e continuano a contribuire a questa rinascita».