bressanone
mercoledì 21 Febbraio, 2024
di Redazione
Solo l’autopsia potrà chiarire le cause della morte di Albert Stockner, l’ex contadino di 73 anni di Velturno, trovato agonizzante e con gravi segni di ipotermia lunedì mattina in un prato vicino a Bressanone. Il corpo dilaniato dai morsi di un animale. In particolare ferite da morsi di canide evidenziate al collo, all’inguine, all’addome e alle braccia. Soccorso, il pensionato è morto in giornata all’ospedale di Bolzano. Una tragedia, questa, che vuole risposte. Per ottenerle sarà fondamentale l’esito dell’esame autoptico disposto per oggi dalla Procura di Bolzano.
Un passaggio necessario per capire se Stockner sia stato attaccato da un cane o da un lupo. Un’eventualità, quest’ultima, improbabile secondo i veterinari visto che i lupi solitamente non attaccato l’uomo.
Per lo più in zona non sono stati segnalati esemplari o branchi nelle ultime settimane. Se invece, cosa più probabile, fosse stato un cane di grossa taglia, se fosse possibile risalire a quale, e quindi al suo proprietario (se registrato), potrebbe scattare l’iscrizione sul registro degli indagati per omicidio colposo.
Per distinguere con maggiore sicurezza le lesioni causate da un lupo da quelle riconducibili a cane di grossa taglia bisognerà comunque attendere l’esame delle tracce di dna lasciate sui vestiti dell’uomo. Abiti che sono stati sequestrati dai carabinieri.
Ad occuparsi degli esami (che sono ancora in corso) è la Fondazione Mach di San Michele all’Adige, dove già in passato furono fatti accertamenti per stabilire l’identità di alcuni esemplari di orso in Trentino.
Il mancato rientro, le ricerche
L’ultimo avvistamento dell’ex contadino era stato domenica pomeriggio, alla fermata dell’autobus di Castello di Velturno, in val d’Isarco. In serata era scattato l’allarme ed erano partite le ricerche da parte dei vigili del fuoco, del soccorso alpino e delle forze dell’ordine. Gli operatori si erano appunto mobilitati quando Stockner non aveva fatto ritorno nella casa di riposo, nella quale viveva. Le operazioni di ricerca, iniziate a tarda sera, erano state riprese lunedì mattina all’alba. Alle 7.20 l’uomo scomparso è stato trovato da una passante privo di sensi e in grave stato di ipotermia a Pinzago, disteso su un prato. Il medico d’urgenza, la Croce bianca, il soccorso alpino e una squadra di ricerca si sono immediatamente recati sul posto.
L’uomo, gravemente ipotermico e ferito, era stato rianimato sul posto e poi trasportato all’ospedale di Bolzano con l’elisoccorso Aiut Alpin, dove però poi è deceduto.
Una tragedia, questa, su cui la Procura di Bolzano ha aperto un’inchiesta, coordinata dal pm Igor Secco, per risalire all’esatta causa di morte. Dall’autopsia dovrebbero arrivare infatti primi elementi utili, anche se per avere la certezza assoluta sull’animale che lo ha aggredito probabilmente si dovrà attendere l’esame del dna delle tracce organiche trovate sul corpo dell’uomo.
Intanto l’associazione animalista Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) è intervenuta a difesa del lupo e ha fatto sapere che depositerà a stretto giro la richiesta di accesso agli atti per fare chiarezza su quanto accaduto: «al fine di conoscere le cause delle lesioni, per avere informazioni precise sul genere di animale e sulle eventuali motivazioni dell’incidente derivanti dalla ricostruzione dei fatti».
l'inchiesta
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