Festival della canzone
domenica 11 Febbraio, 2024
di Sara Russo
La Noia di Angelina Mango vince la 74° edizione del festival di Sanremo. Si porta a casa anche il premio Giancarlo Bigazzi, miglior composizione, e il premio della critica Lucio Dalla. Secondo Giolier, terza Annalisa, quarto Ghali e quinto Irama.
Loredana Bertè porta a casa il premio della critica Mia Martini.
Qui di seguito le pagelle della finale:
Sanremo 7
L’Ariston fischia Giolier anche durante la lettura della classifica parziale, è vero non è carino, però fa parte del gioco e della storia del teatro. Bello l’intervento di Amadeus che chiede rispetto durante le esecuzioni. La finale funziona, scorre, probabilmente anche perché oramai le canzoni le abbiamo nelle orecchie.
Amadeus 8
Ultima serata del suo ultimo Sanremo. Inutile ripeterlo è stato ed è bravo. Bello il discorso sulla memoria musicale, concetto che spesso viene dimenticato, e anzi le canzoni “vecchie” vengono additate come brutte, come “trash”, in realtà sono solo fuori moda. Bisogna ricordarsi che non c’è futuro se non c’è memoria del passato.
Fiorello 8
Lui è sempre simpatico e con Amadeus fa una bella coppia. Bella intesa.
Renga e Nek “Pazzo di te” 7
Loro due, come già detto tante volte, funzionano. Per la finale hanno scelto di vestirsi in modo classico, stile testimoni dello sposo. La canzone rispetta li rispecchia, carina, nulla di eccezionale, ma per loro funziona. Bravi anche nell’esecuzione.
Bigmama “La rabbia non ti basta” 6
Look particolare, ma non eccessivo, le sarte pensavano che il vestito servisse per Pasqua e non hanno avuto il tempo di finirlo. La canzone funziona anche se è un po’ scarica emotivamente, non riesce a trasmettere molto, per questo può risultare poco convincente. Rispetto alle prime serate l’esecuzione è migliorata, anche se ci sono ancora parecchie imprecisioni.
Gazzelle “Tutto qui” 4.5
Giacca bianca con sotto la felpa così è più elegante (dopo questa andate a rianimare Enzo Miccio). La canzone, anche se è un po’ smielata, in radio funziona perché viene sistemata in studio. Rimane il solito problema d’esecuzione delle precedenti serate, ancora troppe imperfezioni e stonature.
Dargen D’Amico “Onda alta” 6
L’unione tra il rosso e il nero è sempre ben accetta, al ritorno è pronto per fermarsi a San Siro. È una canzone tipo tormentone estivo, che, come tante altre in questo festival, funzionerebbe di più a luglio, soprattutto perché ha capacità di entrarti in testa. Il testo ha un bel significato però l’esecuzione è molto ni, lui non è precisissimo, fatica abbastanza.
Il Volo “Capolavoro” 8
È vero, la canzone per qualcuno può risultare pensante, però io sono sicura, come mi ha confermato l’Ariston, che c’è una buona parte di pubblico a cui questa canzone piace. Loro riescono a “far movere gli affetti” e in più sono bravi tecnicamente. Però caro Ignazio il vestito in stile maestro Miyagi anche no.
Loredana Bertè “Pazza” 6.5
In stile la “morte del cigno”, Loredana siamo pazzi di te. La canzone è sua, solo la frase “Prima ti dicono basta sei pazza e poi ti fanno santa” vale tutto. Funziona, quando la senti la canti, punto. L’esecuzione è quello che è, non precisissima e con qualche stonatura, il che abbassa il voto, altrimenti sarebbe più alto.
Negramaro “Ricominciamo tutto” 7.5
Velluto, con i brillantini. Se la canzone fosse una persona avrebbe scritto in fronte “Negramaro”, lo stile è quello. Bella ma forse un po’ pesante. Loro sono bravi e la voce di Giuliano è bella, così come l’esecuzione, senza sbavature. Riescono a trasmettere emozione che alla fine è quello che vogliamo dalla musica.
Mahmood “Tuta Gold” 6.5
Ultima serata con pantaloni di tuta Gold, come per Sangiovanni durante la prima serata, la giacca l’ha comprata di due taglie più grandi così la sfrutta. La canzone, nel suo stile, è scritta per la radio, il ritornello ha un motivo che ti entra in testa. L’esecuzione è migliorata, però in alcuni punti è ancora impreciso. Durante la serata delle cover mi è piaciuto molto soprattutto per la tecnica vocale, con “Tuta Gold” invece non mi convince.
I Santi Francesi “L’amore in bocca” 7.5
Bel fisico per carità, ma sul palco dell’Ariston all’ultima serata, la camicia serve. Loro sono la scoperta di questo Sanremo. Carina la canzone e lui ha una bella voce. Funziona e funzionerà anche fuori. Buona anche l’esecuzione.
Diodato “Ti muovi” 6.5
Nero classico, che sono punti al fantasanremo. La canzone è la classica sanremese, dopo un pò diventa impegnativa all’ascoltatore. L’esecuzione è buona e lui riesce a trasmettere. I dubbi rimangono sul brano in sé.
Fiorella Mannoia “Mariposa” 8.5
Elegante. La canzone è bella, non è pesante, è ritmata, è dinamica, fa ballare ed entra in testa. Lei è brava, la interpreta e la esegue egregiamente, la fa sua. Conquista il palco. Perché è solo quattordicesima?
Alessandra Amoroso “Fino a qui” 7.5
Anche lei opta per i lustrini, così non le serve il giubbotto catarifrangente. La canzone funziona. Non ha lo stile del tormentone estivo, ha un suo spessore musicale ma non stufa. Lei la interpreta bene, divertendosi. Riesce a trasmettere e a conquistare il pubblico dell’Ariston.
Alfa “Vai!” 6.5
Ci vuole coraggio a sfidare la sorte, non puoi, dopo che hai tenuto la stessa maglietta per quattro serate, cambiarla proprio il giorno della finale. Tormentone estivo. Lui la interpreta bene, riesce anche ad essere sciolto sul palco, però è una canzone troppo banale per Sanremo.
Irama “Tu no” 5
Anche lui ha un serio problema con le camicie. Ragazzi in generale sui palchi dei teatri ci vuole. Rimangono i problemi delle precedenti serate, il ritornello funziona mentre le strofe no. Questa volta però l’esecuzione non è stata pulita, troppe stonature (tra cui una sull’attacco iniziale) sia sulle strofe che sui ritornelli. Questa volta non è neanche riuscito ad essere struggente come nella precedente esecuzione. Peccato.
Ghali “Casa mia” 7.5
La mossa in stile stretching durante ginnastica a scuola per prendere l’asta del microfono, che poi non usa, rimarrà un must. La canzone è bella funziona, lui la interpreta e la canta bene, fa un po’ fatica sul primo ritornello, dove ci sono alcune imprecisioni. Anche dopo Sanremo continuerà a correre in radio.
Una sola parola sulla sua dichiarazione, POTENTE.
Annalisa “Sinceramente” 7.5
Anche Amadeus non si capacità, la scalinata Annalisa, la scalinata. Lei è brava, ha una bellissima voce, però la canzone è troppo simile a un tormentone estivo, lei la interpreta anche bene nulla da dire, ma è un brano che va bene a luglio, e che tra l’altro dopo un po’ stufa. Qui vogliamo di più, soprattutto da una cantante come lei.
Angelina Mango “La noia” 7.5
Dopo aver finito il festival potrà riportare la tappezzeria a sua nonna. Lo stesso discorso fatto per Annalisa vale per Angelina. Canzone troppo hit estiva, eseguita e interpretata bene, ma povera. A febbraio vogliamo di più, soprattutto da chi la voce la ha.
Geolier “I p’me, tu p’te” 5.5
La camicia è… è… La canzone o ti piace o la odi, non c’è una via di mezzo. Lui non è precisissimo, ci sono alcune imperfezioni evidenti. Il ritornello funziona meglio delle strofe, verso la fine però stufa, troppo ripetitiva, non trasmette.
Emma “Apnea” 6.5
In tuta tipo Trinity di Matrix. La canzone non è del tutto convincente, soprattutto il ritornello che non ha piglio, non trasmette nulla. Lei comunque la esegue bene, con il suo tipico timbro vocale e senza sbavature. Tiene bene anche il palco.
Il Tre “Fragili” 5.5
La camicia!!!!!!!!!! O almeno una T-shirt!!!!!!
La canzone potrebbe anche funzionare. Il problema è che l’esecuzione è troppo imprecisa, troppe sbavature e stonature. Come ho già scritto molto meglio la parte rap della parte cantata.
Ricchi e Poveri “Ma non tutta la vita” 6
Stile globuli rossi, molto sobri. La canzone spaccherà all’estero (anche se in realtà di nascosto, sotto la doccia, la canteremo anche noi). Insieme funzionano e sono belli. Peccato per l’esecuzione poco precisa, con alcune stonature, soprattutto di Angelo.
The Kolors “Un ragazzo una ragazzo” 6.5
I lustrini luccicanti attaccati alla giacca di Stash somigliano ai ricci di mare attaccati allo scoglio, uguali. La sorellina di Italodisco. Tormento estivo, niente di più niente di meno. Loro la cantano anche bene, ma nulla di che.
Maninni “Spettacolare” 7
Un’altra vomitata di lustrini sul collo. Discutibile. Lui è bravo, la canzone è anche carina, forse dopo un po’ diventa stucchevole. L’esecuzione è buona, senza sbavature.
La Sad “Autodistruttivo” 4.5
Cosplay delle super chicche, sono loro. Il significato della canzone è bello, non funziona l’arrangiamento delle strofe. L’esecuzione non c’è, troppe grida, poco precisi e troppe stonature che pesano sul voto. Peccato.
Mr. Rain “Due altalene” 7
In accappatoio. Canzone tragica. Lui non piace a tutti, ma la canzone oggettivamente funziona e lui la canta bene, senza sbavature. È il suo stile e riesce a trasmettere emozione.
Fred de Palma “Il Cielo non ci vuole” 6
La giacca gli e l’ha prestata Sangiovanni, tanto lui l’ha già usata la prima serata, mentre la T-shirt gli e l’ha mangiata il cane. Canzone un po’ banale musicalmente, con pochi punti carini. Esecuzione discreta, imprecisa e con alcune stonature soprattutto nel ritornello. È un ni.
Sangiovanni “Finiscimi” 5.5
Certo che “Finiscimi” all’1:17, dopo 25 cantanti, con lo stesso Sangiovanni che si presenta in pigiama…
La canzone non prende. È un po’ pesante. L’esecuzione è così così, anche se è pulita e assolutamente migliorata rispetto alle prime esecuzioni, non convince, troppo debole.
Clara “Diamanti” 6.5
Vestito tipo la carta stagnola quando è ancora arrotolata. La canzone è un po’ banale, troppo povera a livello musicale. Lei se la cava anche abbastanza bene, qualche imprecisione durante l’esecuzione c’è stata, ma nulla di eclatante. Tiene bene anche il palco. Per essere il suo primo Sanremo può essere soddisfatta.
Bnkr44 “Governo punk” 6
Proprio a loro agio con la giacca. La canzone è anche carina, ma nulla di che. Loro se la cavano bene, anche l’esecuzione non è malvagia, ci sono delle imprecisioni nel ritornello.
Rose Villain “Click boom!” 6
Bello il vestito, molto elegante. La canzone ha una bella strofa, peccato per il ritornello, troppo tormentone estivo. Questa doppia faccia non convince del tutto, anche se sicuramente in radio funzionerà. L’esecuzione è migliorata, ma ci sono ancora parecchie sbavature, fatica molto, soprattutto all’inizio del brano.
Piccola provocazione
Forse, nel 2024, è ora di cambiare la modalità di votazione, perché non inserire una giuria di professionisti musicali che faccia media con il televoto?