il caso
lunedì 9 Gennaio, 2023
di Simone Casciano
«Qual è il tasso di occupazione medio nelle geriatrie e nelle medicine di Trento e Rovereto? Quali i picchi di pazienti che causano uno spostamento di pazienti in altre unità operative? Sulla base di quale pianificazione è stato deciso di tagliare 278 posti letto dal reparto di Rovereto? Non sarebbe necessario aumentarli al più presto?».
Sono queste le domande a cui, con un interrogazione, il consigliere provinciale di Futura Paolo Zanella chiede risposta alla Giunta e all’assessora competente Stefania Segnana. Il caso è quello dei posti letto in geriatria negli ospedali di Trento e Roverto. È di un anno e mezzo fa la decisione della Provincia di tagliare 27 posti, dimezzando il reparto della Città della Quercia. Una decisione presa per raddoppiare, da 8 a 16, i posti di terapia intensiva dell’ospedale e rientrare nei nuovi parametri richiesti dal ministero. «Bene aumentare i posti in rianimazione, ma non a discapito di altri reparti» commenta Zanella che denuncia la situazione della geriatria in provincia.
«Nell’ultimo periodo vengono segnalati numeri mai registrati di pazienti soprannumerari nella geriatria e nella medicina interna di Trento. Pare che a fine week-end si arrivi ad avere anche 25 pazienti fuori reparto in geriatria e più di 15 in medicina: più di 40 pazienti appoggiati in altri reparti. Mai si era arrivati prima di oggi a una situazione del genere» scrive Zanella nell’interrogazione.
Una situazione che sta creando forti disagi.
Ai pazienti in primis, che si vedono spostati come dei pacchi postali, c’è chi ha raccontato di essere stato trasferito anche quattro volte in un unico ricovero per carenza di posti letto.
Disagi per il personale assistenziale specializzato magari in aree chirurgiche e che si trova a gestire malati geriatrici o internistici per cui servono competenze specifiche differenti.
Difficoltà per il personale medico che deve seguire numerosi pazienti in diversi reparti durante la visita o le guardie.
La situazione poi, scrive Zanella, genera caos e «conflittualità tra pronto soccorso e unità operativa di geriatria, quando il primo ha necessità di ricoverare e le seconde non hanno posti letto disponibili». La situazione di difficoltà attuale è sicuramente in parte causata dalla stagionalità che vede nell’inverno il picco di ricoveri, ma pesa anche la decisione di dimezzare i posti letto a Rovereto. È da questa analisi che muove i suoi passi la richiesta del consigliere di avere risposte sui piani futuri della Giunta per la cura degli anziani.