Il caso

martedì 6 Giugno, 2023

Sait, il Tribunale annulla i diciassette licenziamenti

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Il giudice accoglie il ricorso dei lavoratori sostenuti da Filcams del Trentino e condanna il consorzio a reintegrare i dipendenti. Bassetti: «È stata fatta giustizia»

I licenziamenti dei magazzinieri Sait sono nulli. Almeno quelli dei diciassette dipendenti che hanno deciso di opporsi alla decisione del consorzio con l’appoggio di Filcams del Trentino. Lo ha deciso il giudice Giorgio Flaim del Tribunale di Trento accogliendo in pieno il ricorso presentato dai lavoratori assistiti dagli avvocati Alberto Ghidoni, Laura Bianchi e Giordano Stella. Adesso Sait dovrà reintegrare questi dipendenti nell’area organizzativa “magazzino di stoccaggio e distribuzione”. Dovrà inoltre pagare un risarcimento della retribuzione mancata a partire dalla data di licenziamento, cioè dal 27 agosto 2022 ad oggi.

Il giudice riconosce, inoltre, che le informazioni fornite da Sait con l’avvio della procedura di licenziamento erano incomplete e questo ha inciso negativamente sull’esercizio delle prerogative sindacali di partecipazione alle trattative.

«Siamo molto soddisfatti per una sentenza che rende giustizia ai lavoratori e ristabilisce la verità dei fatti – commenta la segretaria provinciale Paola Bassetti -. L’operazione di esternalizzazione era una scelta non dettata da ragioni organizzative, ma dalla sola volontà di tagliare i costi del personale. Sait ha sempre ignorato le nostre richieste e ha anche calpestato la dignità fino all’ultimo giorno, scegliendo di consegnare a mano le lettere di licenziamento di sabato e intimando ai lavoratori di svuotare tutti gli armadietti e non presentarsi a lavoro il lunedì successivo. Un ultimo smacco che molti hanno vissuto come un’ulteriore umiliazione. Oggi è la loro vittoria».

Una sentenza accolta da Sait con «meraviglia e stupore». E commentata con il seguente comunicato stampa:

«Sait (Consorzio delle Cooperative di Consumo Trentine) esprime meraviglia e stupore, rispetto alle decisioni del Tribunale ordinario di Trento, in funzione di giudice del lavoro (sentenza n. 80/2023), relativa all’esternalizzazione del magazzino, che aveva visto l’apertura della procedura di mobilità per il personale coinvolto.
Quanto ordinato dal Tribunale sorprende soprattutto perché si tratta di una decisione presa alla prima udienza, senza aver sentito testimoni e parti coinvolte, sulla base di questioni che neppure sono state puntualmente sollevate dalla controparte.
Certo di aver agito correttamente, nel pieno rispetto delle normative e dei lavoratori, Sait eseguirà quanto prescritto dal Giudice del Lavoro, rispettandone le decisioni. Al tempo stesso, ritenendo che le ragioni proposte non siano state ascoltate, ricorrerà ai gradi successivi di giudizio per ribadire le proprie posizioni, verso un provvedimento che si ritiene profondamente ingiusto».