Politica

martedì 2 Aprile, 2024

Rovereto, elezioni: tutti gli assessori ci riprovano

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La giunta al completo sarà di nuovo in corsa alle prossime comunali

Ambizione, passione, sfida, competizione, spirito di servizio: ognuno ha il suo motivo per ripresentarsi alle urne e chiedere il voto ai cittadini, anche a costo di rischiare una bocciatura che sarebbe intesa anche come un voto al proprio precedente operato. Questo problema gli assessori uscenti non ce l’hanno. O forse sono assolutamente certi di aver fatto un ottimo lavoro e che quindi la ricompensa di un nuovo mandato sia semplicemente dovuta. Si ricandidano infatti tutti gli assessori uscenti, pronti anche a subire la concorrenza di consiglieri che in questi anni hanno imparato il “mestiere” e ambirebbero al salto di qualità. Tutti giurano che non c’è alcun accordo ed è anche vero che molto lo dirà il risultato elettorale, ma l’obiettivo di essere riconfermati è valido per tutti.
Andrea Miniucchi è forse quello che ha avuto gli assessorati più “rognosi” (a partire dalla viabilità, chiusura di via Fontana compresa), ma non c’è dubbio che è la punta di diamante di Campobase che anzi aveva anche accarezzato l’idea di proporlo alla coalizione come candidato sindaco. Ci sarà Mario Bortot, assessore allo sport, che porta in dote anche la sua lista civica e che una poltrona la potrebbe valere anche per il solo fatto di non aver abbandonato la coalizione, come ha fatto il suo collega Calro Plotegher. L’assessore ai lavori pubblici sarà in corsa, ma dall’altra parte della barricata: non è nemmeno escluso, ancora, che non sia addirittura candidato sindaco. Micol Cossali, delegata alla cultura, oltre ad essere fedele del Pd ha accumulato molta esperienza nel ruolo: legittime, dunque, le sue aspettative. Mauro Previdi, assessore alle politiche sociale, dovrebbe accasarsi con Campobase, portando in dote un bacino di voti importante. Infine c’è forse quello più in dubbio, Giuseppe Bertolini, fiaccato dai dissidi interni agli autonomisti, ma sorretto dalla passione politica. Potrebbe accasarsi nella lista civica di Gamberoni e ritentare l’avventura. Giulia Robol, in caso di vittoria, potrebbe dunque contare su una squadra già affiatata, ma in panchina sono in molti a scalpitare: una mano arriverà dai numeri che usciranno dalle urne ed è probabile che un Pd padre-padrone blinderà almeno 2 assessori, uno dei quali sarà certamente Arianna Miorandi. Anche i Verdi, entrati per ultimi in coalizione, chiederanno di sedere nella stanza dei bottoni (magari è la volta buona per Ruggero Pozzer?). Ci sono poi i consiglieri delegati: Paolo Cazzanelli (ma molto dipenderà dal risultato di Campobase) e Corradini (passato dalla lista di Plotegher a quella di Bortot: in giunta mancherebbe un tecnico puro e lui lo è). Ma la stessa Cristina Azzolini, oggi presidente del consiglio comunale, è probabile che farebbe volentieri una seconda esperienza in assessorato. Al netto, poi, delle sorprese che potrebbero spuntare dalle schede elettorali. Il gioco è già cominciato, anche se tutti negheranno che prima viene il programma, poi i nomi. Ma intanto, il programma non è ancora pronto.