Scuola
domenica 23 Marzo, 2025
Riva del Garda, si allaga il liceo Maffei: 19 classi trasferite
di Leonardo Omezzolli
La rottura del boiler in succursale (ex ospedale) ha anticipato l'ingresso degli alunni nella nuova sede
Un boiler rotto, due piani allagati, 19 classi costrette a lasciare le proprie aule e la voglia di non arrendersi alle calamità progettando e realizzando una lezione che, non solo ha salvato la didattica di giornata, ma ne ha innovato modalità e metodo per un liceo 2.0. Quando il fato ci si mette è capace di mirabolanti colpi di scena; tanto che nessuno, ieri mattina, si sarebbe mai aspettato che gli spazi del blocco D del nuovo liceo Maffei (consegnati solo pochi giorni fa dalla ditta ndr) venissero inaugurati da 19 classi tutte riunite nell’auditorium per un’intera mattinata di lezione trasversale, congiunta, uniti tra studenti e professori, in quella che si può definire una piccola rivoluzione della didattica. Nessuno se lo sarebbe potuto immaginare perché nulla di tutto ciò era stato previsto né organizzato, senonché, il fato nostrano (che dovremmo chiamare rottura di un maxi boiler ndr) ha messo in moto la più sorprendente delle lezioni liceali. Come ogni sabato gli studenti del liceo Maffei di Riva hanno raggiunto i propri plessi. Chi in sede centrale, chi in succursale. Ma se ai primi il cronoprogramma non ha riservato sorprese, ai secondi fin dall’orario d’ingresso tutto è stato stravolto. Alle 7.50 professori e personale scolastico si sono accorti che qualcosa non andava per la presenza al piano terra di una quantità di acqua anomala. Quantità che nel giro di poco tempo è aumentata allagando tutto il pian terreno e il seminterrato. Per gli alunni delle 19 classi non era così possibile accedere all’istituto in sicurezza e si è deciso di raggrupparli per poi trasferirli negli spazi nuovi del plesso D del nuovo liceo Maffei. Spazi e aule che strutturalmente sono state ultimate solo pochi giorni fa e che la ditta ha consegnato all’istituto. spazi non ancora allestiti per la didattica, tanto che il trasferimento delle stesse non era previsto per ancora diverso tempo. La mattinata di ieri ha però aguzzato l’ingegno e le 19 classi «sfrattate» dalla succursale sono state le prime a entrare nel nuovo liceo occupando lo spazio dell‘auditorium. Qui alunni e docenti, in sinergia con il corpo dirigenziale, si sono guardati gli uni con gli altri e hanno deciso di proseguire nel compito e nell’impegno che da ognuno di loro si si sarebbe aspettato per quella mattinata. I professori hanno a turno fatto la loro lezione, ma a tutti gli studenti presenti, così come i ragazzi e le ragazze hanno ascoltato i loro insegnanti ora dopo ora: tutti insieme, trasversalmente. Una maxi lezione che ha scardinato le normali dinamiche. «Da un fatto negativo – ha dichiarato il dirigente Paolo Andrea Buzzelli – abbiamo inventato una soluzione didattica innovativa, fuori dai confini delle mura di classe, senza il tempo della campanella». Il dircenta ha fatto sapere che come oggi non è stato perso un minuto di lezione così sarà anche nei prossimi giorni. Domani gli alunni potranno riprendere normalmente l’attività didattica nei nuovi spazi del nuovo liceo in attesa che il guasto al boiler venga riparato. A tamponare i danni sono intervenuti undici vigili del fuoco volontari di Riva che hanno stimato lo sversamento di 9 mila litri d’acqua distribuiti su 700 metri quadri riempiendo le aule con 3/4 centimetri di acqua.
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