Cinema

domenica 17 Settembre, 2023

Religion Today Film Festival, il regista marocchino Benjelloun vince il «Gran premio»

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Il suo film «Jaladine» ha colto più di tutti lo spirito della rassegna. Ecco gli altri vincitori: da «Migrazione e coesistenza» a «Nello spirito delle Dolomiti»

Jaladine, del regista marocchino Hassan Benjelloun, si aggiudica il «Gran premio nello spirito della fede» alla ventiseiesima edizione del Religion Today Film Festival. La cerimonia di premiazione si è tenuta oggi al ristorante La Capannina-La Baita del Met di Baselga di Piné.

L’opera che ha centrato lo spirito della rassegna
Fra tutti i 45 film da 22 Paesi diversi, Jalaldine è stata l’opera che più di tutte ha colto lo spirito della rassegna cinematografica. Ha ritirato il premio proprio Malak Dhamouni, direttrice del Rabat International Author Film Festival e giurata di Religion Today. Dhamouni ritornerà in Marocco a consegnare il riconoscimento al regista, che in questi giorni non ha potuto partecipare al Festival a causa del terremoto che ha colpito il suo Paese.

Il premio trentino
Il premio tutto trentino «Nello spirito delle Dolomiti» va invece direttamente al caraibico Cuentos de un dia màs di Fernando Perez, artista cubano, che con altri colleghi film makers ha partecipato a questa edizione del Festival. «È un onore per il nostro piccolo grande Festival essere un luogo di scambio culturale e religioso, riconosciuto in tutto il mondo e che vede ogni anno la partecipazione di ospiti importanti», racconta entusiasta il direttore artistico, Andrea Morghen.

Il miglior documentario

Ad aprire la cerimonia, giovani studenti di arte visive e comunicazione hanno rappresentato l’esito della masterclass «Costruzione di una performance a partire dai simboli della santeria cubana», tenuta dagli artisti del paese caraibico Yudel Collazzo e Kalua Rodriguez: un viaggio nella religione tradizionale cubana, che vede le sue radici proprio in Africa.
Tra i riconoscimenti assegnati, il premio per il miglior documentario è stato assegnato a Kutchinga, del portoghese Sol de Carvalho, che racconta di una controversa pratica tradizionale mozambicana.
Come «Miglior feature film» è stato decretato l’israeliano Sand Flakes di Gitit Kabiri and Yahel Kabiri, una pellicola che parla di malattia, sclerosi multipla, ma anche di speranza.

Gli altri premi

Il premio «Nello Spirito della Pace» è stato assegnato a The Stupid Boy, di Phil Dunn (UK), che riesce a promuovere i valori della pace e della nonviolenza. Con riferimento alla ferita del terrorismo cosiddetto religioso, il film mette in quadro le conseguenze dirompenti che un semplice gesto può generare nella vita delle persone.
Il premio «Persone e Religioni», assegnato dalla giura CinemAmore è stato consegnato a Junko, di Prem Prasad Adhikary, regista nepalese.
A Cross in the Desert, di Hadzi-Aleksandar Djurovic, Serbia, ha ricevuto il premio dalla giuria interreligiosa del Comune di Arco, che ha assegnato il riconoscimento «La religione attraverso gli occhi delle donne» per la sensibilità e la delicatezza con le quali il regista affronta i temi del rapporto madre-figlia, del distacco e del lutto ai quali si intreccia quello delle migrazioni.
La migliore colonna sonora, premio assegnato dalla giuria del Conservatorio Bomporti di Trento, è stata quella della pellicola Super Jesus, dell’italiano Vito Palumbo, per la capacità di esprimere chiaramente le emozioni dei personaggi del film diventando una componente principale nella narrazione. Lo stesso ha ottenuto anche il riconoscimento della giuria dell’Università Pontificia Salesiana, «Nuovi Sguardi».
Sempre un italiano, Luigi Pane con il suo Un mondo in più, ha vinto il premio «Migrazione e coesistenza», decretato dalla giuria del Centro Missionario Diocesano di Trento, partner storico del Festival,
Infine, il premio «Bene Comune», assegnato dalla giuria delle Acli Trentine, è andato a Empty Church, di Maks Maksimov, Bielorussia.

I prossimi appuntamenti

La cerimonia, momento di scambio e confronto, tuttavia non è la conclusione del Festival: gli appuntamenti continuano e saranno domani alla Biblioteca B. Emmert di Arco (a partire dalle 20.30), per poi tornare martedì 19 al Teatro S. Marco di Trento (dalle 17.00).
Religion Today Film Festival si concluderà mercoledì 20 settembre a Bolzano, con una mattinata di incontri e proiezioni presso il Liceo Pascoli e, nel pomeriggio, al Film Club Capitol (in Via Streiter 8/D).
Sarà proprio a Bolzano che la giuria dei giovani assegnerà l’ultimo premio mancante, «Film for our future».
Per le proiezioni ad Arco e al Teatro San Marco a Trento è possibile prenotarsi fino all’inizio dell’evento su Eventbrite (sito o app) o con e-mail: segreteria@religionfilm.com.