Salute

domenica 26 Maggio, 2024

Provincia, ecco la pagella dell’Azienda sanitaria: bene l’Oncologia, male la Psichiatria

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La giunta provinciale approva la valutazione delle performance: punteggio basso per la salute mentale dei giovani

Una promozione a pieni voti, con tanti «nove» e «dieci», ma c’è un neo: la salute mentale dei giovani. La Provincia «interroga» l’Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss), come prevede la legge regionale del 2010: una valutazione a uso interno per vedere quanti e quali sono gli obiettivi raggiunti e che, come prevede la norma, servirà anche a determinare la quota aggiuntiva (cioè il «premio») da assegnare al direttore generale dell’Apss Antonio Ferro. Nel corso dell’ultima riunione di giunta è stata resa nota la «pagella» del 2022 e non mancano le sorprese.

Il punto debole
Tutti gli obiettivi che l’Apss si era posta nel corso di quell’anno sono «raggiunti» o «in buona parte raggiunti». Eccetto, per l’appunto, l’emergenza — urgenza psichiatrica in età evolutiva. Questo punto ottiene solo 5 punti su 8 ed è considerato «parzialmente raggiunto». Il traguardo che si era data l’Apss era quello di giungere a definire «un percorso clinico — organizzativo» per la prevenzione e gestione delle urgenze psichiatriche in età evolutiva, con un approccio di presa in carico globale e multidisciplinare» rapportato, naturalmente, all’età specifica. Ma gli indicatori non sono stati rispettati del tutto: serviva, in particolare, un progetto di potenziamento con la realizzazione del «Centro crisi per l’età evolutiva», da concludere entro il 30 giugno del 2022 alle Palme di Arco. Annunciato, in seguito, per l’estate del 2023, non risulta ancora attivato.

Performance ok
Ottengono il punteggio pieno, invece, la rete del trauma, il piano provinciale della prevenzione, il piano della cronicità, l’aggiornamento e sviluppo del sistema informativo aziendale e il miglioramento della performance del servizio sanitario provinciale. In questo ultimo punto pesano positivamente i punteggi migliorati sulla griglia Lea, i livelli essenziali di assistenza. Raggiunti in parte, invece, gli obiettivi che riguardano la rete oncologica (7 punti su 8), il piano pandemico provinciale (6 su 8) e le iniziative per la non autosufficienza (10 su 12), che prevedevano l’integrazione, per quanto riguarda i flussi di dati e il monitoraggio clinico tra Rsa e Apss.

Via libera al bonus Covid
Una buona notizia per il personale dell’azienda sanitaria (e delle Apsp, dove il coronavirus ha inciso sull’attività ordinaria in modo pesante) è arrivata venerdì. È stato siglato presso l’Apran – l’Agenzia provinciale per la rappresentanza negoziale l’accordo per attribuire l’atteso «bonus covid» al personale sanitario e socio-sanitario operante presso le Aziende pubbliche di servizi alla persona e direttamente impegnato nell’emergenza pandemica nel periodo compreso fra il primo gennaio 2021 e il 31 marzo 2022.
L’accordo fa seguito alle indicazioni formulate dalla Giunta provinciale nel settembre del 2023; il compenso forfettario una tantum è quantificato in relazione all’impegno orario profuso dal personale e varia da un minimo di 376 euro ad un massimo di 954,52 euro. Le condizioni iniziali erano state ritenute «discriminatorie» da parte dei sindacati e, dopo lunghe trattative, è arrivata la modifica. Soddisfazione da parte delll’assessore alla Salute, Mario Tonina: «Valorizzati i lavoratori delle Apsp e tutta la risorsa umana in generale».