Tribunale
lunedì 19 Dicembre, 2022
Processo «Perfido»: due nuove condanne per mafia in Trentino
di Benedetta Centin
A Morello e Denise rispettivamente 10 e 8 anni di reclusione. Alla Provincia parte civile 300mila euro di risarcimento

Infiltrazioni della ‘ndrangheta nel settore del porfido in Trentino. Ci sono nuove condanne, a diciotto anni complessivi. La prima sentenza c’era stata lo scorso febbraio. Oggi sono stati condannati dal tribunale collegiale di Trento in composizione altri due imputati che erano finiti nell’operazione «Perfido». Si tratta di Domenico Morello e Pietro Denise, a cui i giudici hanno inflitto rispettivamente dieci e a otto anni di carcere.
La sentenza è stata letta prima delle 14 davanti agli imputati presenti in videocollegamento da due carceri e alle parti civili dal giudice Stefan Tappeiner.
A Morello e Denise, che avevano chiesto il rito abbreviato condizionato, senza dibattimento ma con l’audizione dei testimoni, è stata comminata anche la pena di interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’obbligo di risarcimento in solido del danno subito dai tre operai di origine cinesi, secondo l’accusa ridotti in schiavitù, e del danno d’immagine subito dalla Provincia autonoma di Trento (a cui dovranno liquidare 300mila euro), dal Comune di Lona Lases (150 mila euro), dall’associazione Libera (50 mila euro), dalla Fillea Cgil (50 mila euro) e dalla Filca Cisl (50 mila euro). Non è stata invece accolta la domanda di risarcimento della cooperativa Altrotrentino, editrice di Qt.
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