Femminicidio

lunedì 5 Dicembre, 2022

Processo Agitu, confermata condanna in appello: 20 anni a Suleiman Adams

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L'uomo, custode del maso, era in aula ma non stava bene e ha chiesto di rientrare in carcere già dopo le prime arringhe dei difensori. Doveva rispondere dei reati di omicidio e violenza sessuale

Nessuno sconto di pena, in secondo grado, per Suleiman Adams, il ghanese reo confesso dell’omicidio della pastora etiope Agitu Ideo Gudeta, uccisa nel suo maso in valle dei mocheni a dicembre 2020. Oggi pomeriggio la corte d’assise d’appello di Trento ha confermato per l’imputato la pena pronunciata in primo grado e cioè 20 anni di reclusione. 

L’uomo, custode del maso, era in aula ma non stava bene e ha chiesto di rientrare in carcere già dopo le prime arringhe dei difensori. Doveva rispondere dei reati di omicidio e violenza sessuale. Accusa, quest’ultima, che il suo difensore, l’avvocato Nicola Zilio, ha tentato di smontare. Spiegando che l’atto di autoerotismo che il suo cliente aveva compiuto quando la donna era a terra, tramortita dalle martellate inferte alla testa, già in coma o addirittura morta, era vilipendio di cadavere. E non violenza sessuale. Ha infatti insistito sul fatto che la 42enne era già senza vita e quindi quella contestazione non poteva essere.