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giovedì 24 Luglio, 2025

Più occupati, meno disoccupati e aumento del fatturato delle imprese (+28,7%): un Trentino in crescita grazie agli investimenti

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Oggi Fugatti ha sottolineato i capisaldi della manovra di assestamento 2025-27 che movimenta risorse per quasi 900 milioni di euro sul 2025
Un Trentino che registra dinamiche favorevoli del PIL rispetto alla media nazionale e al Nord Est, recuperando in parte il divario con l’Alto Adige. Un territorio che vede aumentare gli occupati (+9.000) e diminuire i disoccupati (-5.000) tra il 2018 e il 2024, con un fatturato delle imprese cresciuto del +28,7% nel periodo 2018-2023, mentre il calo dell’addizionale regionale Irpef ha generato, rispetto al 2018, un beneficio annuo fiscale di 24 milioni di euro per le famiglie.
Tutto ciò nel quadro di un’economia attiva, che genera anche maggiori entrate provinciali con cui finanziare gli interventi. “Una crescita sostenuta dalle politiche di investimento avviate in questi anni, che hanno prodotto più lavoro e non maggiori tasse. Su questa direzione continueremo a lavorare, all’insegna della continuità, confermando gli interventi strategici e dando le risposte che servono alla comunità su temi chiave come casa, opere pubbliche, natalità, salute”. Così il presidente Maurizio Fugatti che oggi, nel suo intervento in consiglio provinciale durante la trattazione del ddl, ha sottolineato i capisaldi della manovra di assestamento 2025-27 della Provincia autonoma di Trento che movimenta risorse per quasi 900 milioni di euro sul 2025.

 

Il presidente Fugatti, ringraziando in apertura i consiglieri per i contributi espressi, ha precisato i punti centrali della manovra. “Partendo dalla dinamica del PIL – ha detto – possiamo ragionare sulle maggiori entrate per le casse della Provincia, che nelle legislature precedenti in assestamento si aggiravano sui 350/400 milioni annui, mentre ora si vede una crescita: possiamo dire che il livello raggiunto ora, 800/900 milioni, è dovuto a politiche della precedente legislatura, che hanno portato il Trentino a lavorare di più, anche a seguito degli incentivi sugli investimenti, e non perché ci sono maggiori tasse”.

 

Centrale il tema delle opere pubbliche, che contiene anche la delicata partita per A22, sul quale il presidente ha confermato i progressi senza nascondere le criticità. Tutti i lavori delle opere strategiche affidate alla figura del commissario straordinario, ha detto, sono partiti o stanno partendo: dalla ciclabile del Garda al riordino viabilistico a Ravina di Trento, includendo il sottopasso di Spini e la variante di Pinzolo. Per la riorganizzazione della SS47 in Bassa Valsugana si andrà in appalto integrato entro l’anno. “Ci sono ritardi su alcune opere, è vero, ma abbiamo messo a terra i lavori per le Olimpiadi e Paralimpiadi, cose straordinarie che hanno concentrato l’attenzione”, così come quelle del PNRR e i 110 milioni dedicati alla riqualificazione degli acquedotti. Il presidente ha poi ricordato che per avanzare, in ogni opera, serve la copertura integrale a livello finanziario fin dalla progettazione. Elemento assicurato ad esempio per la prima parte del tunnel di Tenna per la quale sono stati assicurati i primi 100 milioni, in un impegno che proseguirà.

Fugatti ha quindi sottolineato l’importanza degli interventi sulle politiche di conciliazione, con il progetto per aiutare le famiglie nella cura dei figli in estate, l’intervento sul terzo figlio, nonché delle misure per garantire risposte sul diritto alla casa. Ha parlato dei progetti RiUrb e RiVal e delle circa 300 domande arrivate per il bando sugli incentivi nei Comuni a rischio spopolamento.

 

Capitolo salute: confermata la massima attenzione e l’impegno per far crescere l’offerta in termini di servizi sanitari ai cittadini, che già raggiunge standard positivi e ottiene la soddisfazione degli utenti, come confermano anche le graduatorie che vedono il Trentino in posizioni importanti. Per l’ospedale di Cavalese, ha aggiunto il presidente, prosegue l’iter partecipato, con il territorio e le amministrazioni locali, e si va verso un appalto pubblico per la realizzazione.