Champions

martedì 29 Novembre, 2022

Per l’Itas prova di forza contro i polacchi dominatori d’Europa

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Contro lo Zaksa necessario fare bene per evitare strascichi pericolosi dopo il ko in campionato

In Champions per risollevarsi. Il terzo turno della fase a gironi della Champions League mette questa sera (inizio ore 20.30) la Trentino Itas di fronte ai campioni in carica dello Zaksa. Una partita carica di significati soprattutto per Trento. Non solo perché i polacchi hanno vinto le ultime due edizioni del massimo trofeo continentale per club e sempre proprio contro i trentini, ma perché un successo oggi eviterebbe di minare le certezze di un gruppo già messe alla prova negli ultimi due turni di campionato. Se la qualificazione alla fase a eliminazione non pare in discussione dopo la vittoria contro il Karlovarsko (passano le prime due del girone) vincere contro lo Zaksa significherebbe in un colpo solo cancellare l’ultima prestazione deludente e dare una risposta forte a tutto l’ambiente e agli avversari. La squadra è chiamata a una reazione d’orgoglio dopo la brutta prova offerta contro Milano e soprattutto il trio di palla alta ha più di qualcosa da farsi perdonare. Il regista Riccardo Sbertoli ha sottolineato come Trento non sia stata troppa lucida e battagliera e come si sia spenta nei momenti di difficoltà, cosa che non si vuole capiti ancora ancor meno sul palcoscenico europeo. La difficoltà dello scontro odierno è altissima e il palleggiatore milanese ha sostenuto che i dolomitici dovranno essere mentalmente più pronti per affrontare la battaglia. Un concetto sottolineato anche da coach Lorenzetti: «Non solo è lo scontro al vertice della classifica del girone D – ha ammesso il tecnico – ma è anche una sfida che per entrambi i club significa tanto. Affronteremo questo match di fronte al nostro pubblico e saremo ancora più stimolati a cercare un risultato che è importante soprattutto per la corsa alla qualificazione ai playoff. I giocatori che erano in rosa anche nella passata stagione sanno quanto significhi anche dal punto di vista psicologico». La squadra ospite che arriverà in via Fersina è piuttosto diversa da quella che lo scorso maggio ha alzato il trofeo: l’allenatore non è più George Cretu e l’mvp della finale Semeniuk ora schiaccia per Perugia. La società polacca ha comunque trovato in fretta i sostituti. Dalla Russia è arrivato il tecnico finlandese Tuomas Sammelvuo e in posto 4 si è deciso di puntare sul bulgaro Karyagin (lo scorso anno a Monza), che però ultimamente è stato utilizzato poco: in banda stanno infatti trovando più spazio Zalinski o Staszewski. I punti di forza rimangono l’opposto Kaczmarek, il martello Sliwka, il libero Shoji e i centrali Smith e Huber, quest’ultimi due ancora fermi alle prese con alcuni problemi fisici. Nessun problema perché la dirigenza in estate si è assicurata anche le prestazioni dell’olandese Wiltenburg e del russo ex San Pietroburgo Pashitskii.