il lutto

mercoledì 23 Aprile, 2025

Papa Francesco, da questa mattina la salma a San Pietro. Sabato alle 10 le esequie di Bergoglio

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La Basilica resterà aperta fino a mezzanotte per consentire ai fedeli di vedere il corpo del papa. Ieri il presidente della Repubblica Mattarella è stato tra i primi a recarsi a Santa Marta

Il Vaticano delinea l’addio a Papa Francesco. Da questa mattina, ha fatto sapere la sala stampa della Santa Sede, la salma del Pontefice sarà trasferita dalla cappella di Casa Santa Marta – dove è stata portata lunedì sera – nella Basilica di San Pietro, che resterà aperta fino a mezzanotte stasera e domani e fino alle ore 19 venerdì per tutti i fedeli. Sabato alle ore 10 in piazza San Pietro si terranno i funerali di Papa Francesco, che saranno celebrati dal decano del Collegio cardinalizio, cardinale Giovanni Battista Re. Dopo le esequie ci sarà l’ultimo viaggio di Francesco che sarà tumulato, come espresso nel testamento, nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Gli occhi del mondo saranno tutti puntati sul Vaticano. Sono circa 2.000 le richieste di accredito di giornalisti e operatori dell’informazione di tutto il globo arrivate in poche ore alla Santa Sede per i funerali e il successivo conclave.
I funerali rappresenteranno il primo momento dei Novediali, ovvero il periodo di nove giorni di lutto che segue la morte del Papa. Il secondo sarà domenica mattina con la messa in piazza San Pietro celebrata dal cardinale Pietro Parolin. Da quel momento in poi si penserà al conclave che inizierà, come stabilito dalle regole, entro il 10 maggio. Intanto in Vaticano, ieri mattina, si è tenuta la prima congregazione dei cardinali. Un appuntamento organizzativo a cui ha partecipato una sessantina di porporati. Tra gli invitati anche Angelo Becciu, che potrebbe rientrare tra i cardinali elettori. «Il Collegio dei cardinali – ha fatto sapere la sala stampa della Santa Sede -, nella Congregazione Generale» ha deciso «di sospendere le celebrazioni di beatificazione programmate, fino alla decisione del nuovo Romano Pontefice». Un’elezione a cui potrebbe partecipare anche Becciu che, invitato a prendere parte agli incontri, si è detto convinto di poter rientrare nel conclave. Sarebbe il cardinale numero 136 e il suo ingresso potrebbe spostare gli equilibri di un’elezione complessa. Serviranno 90 voti, infatti, per eleggere il nuovo Papa. Il secondo appuntamento in cui i cardinali si vedranno è fissato per oggi pomeriggio alle 17. Becciu nel 2020 venne sollevato dal suo incarico da Papa Francesco e privato dei “diritti” da cardinale, compreso il diritto di partecipare a un conclave. La scelta è legata a un’indagine sui fondi della Segreteria di Stato e a presunte operazioni finanziarie opache, tra cui l’acquisto di un immobile di lusso a Londra. «Non esiste alcun impedimento formale o giuridico alla mia presenza al conclave tra gli elettori del nuovo Pontefice», ha detto ieri prima delle congregazione dei cardinali.
Ieri mattina sono state diffuse le prime immagini della bara di Papa Francesco nella cappella di Casa Santa Marta. Bergoglio indossa una veste liturgica rossa, ha il rosario tra le mani e la mitra. La bara è semplice, in legno. Accanto a lui le guardie svizzere e il cardinale Pietro Parolin. Già ieri mattina il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato a Casa Santa Marta: il Capo dello Stato era accompagnato dalla figlia Laura.
Da oggi fino a sabato, intanto, stop ai pellegrinaggi giubilari nella Basilica di San Pietro. Lo si apprende dal Dicastero per l’Evangelizzazione che precisa, però, che sarà comunque possibile attraversare la Porta Santa. Regolari i pellegrinaggi alle Basiliche Papali di San Giovanni in Laterano e San Paolo Fuori le Mura. Fermati anche i pellegrinaggi a Santa Maria Maggiore per il 26 aprile, dal momento che subito dopo i funerali di Papa Francesco il corpo di Bergoglio sarà tumulato in Basilica.
La scomparsa di Papa Francesco è stata vissuto in modo intenso davvero in ogni parte del mondo. La Cina ha espresso il proprio cordoglio, secondo quanto ha detto un portavoce del ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, rispondendo alla richiesta di commentare l’eredità di Papa Francesco e il suo significato per le relazioni fra il Vaticano e la Cina. Lo riferisce il Global Times. Il portavoce ha aggiunto che negli ultimi anni Cina e Vaticano hanno mantenuto contatti costruttivi e portato avanti scambi amichevoli e ha aggiunto che Pechino è disposta a collaborare con il Vaticano per promuovere il continuo miglioramento delle relazioni fra i due Paesi.
Anche l’India ha annunciato tre giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. «Sua Santità Papa Francesco, Sommo Pontefice della Santa Sede, è venuto a mancare il 21 aprile. In segno di rispetto, in tutta l’India sarà osservato un lutto nazionale di tre giorni», ha annunciato il governo indiano, come riportano i media locali. Precisamente, due giorni di lutto nazionale ieri e oggi, mentre un terzo giorno di lutto sarà dichiarato per il giorno dei funerali.
Il ministero degli Esteri israeliano invece ha fatto cancellare i post di condoglianze su Papa Francesco delle ambasciate israeliane in tutto il mondo, scatenando una reazione diplomatica a cascata tra gli ambasciatori. Stando a quanto riportano i media ebraici, la mossa del ministero degli Esteri ha scatenato indignazione tra gli ambasciatori israeliani nel mondo, in particolare nei Paesi cattolici, e ha innescato critiche interne alla dirigenza del ministero a Gerusalemme. I tweet in questione, apparsi sugli account ufficiali della piattaforma X di diverse missioni israeliane in tutto il mondo, riportavano diverse varianti del messaggio: «Riposa in pace, Papa Francesco. Che la sua memoria sia una benedizione». Nel giro di poche ore, sono stati rimossi. Il ministero ha infatti emesso una direttiva che ordinava a tutte le missioni diplomatiche israeliane di cancellare qualsiasi post relativo alla morte del Papa, senza fornire alcuna spiegazione.