Crisi climatica
martedì 1 Luglio, 2025
Ondata di calore record in Europa: a Siviglia toccati i 46 gradi, 12 gradi sulla Marmolada. Tutto quello che c’è da sapere
di Redazione
L’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha definito l’evento “eccezionale” per intensità, estensione geografica e durata

L’Europa è nella morsa di una nuova ondata di calore senza precedenti. Temperature ben al di sopra della media stagionale stanno colpendo vaste aree del continente, dall’Italia alla Spagna, passando per Francia, Grecia e Germania. L’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha definito l’evento “eccezionale” per intensità, estensione geografica e durata.
Temperature oltre i 45 gradi
Secondo i dati aggiornati dai servizi meteorologici nazionali, nelle ultime 48 ore si sono toccati i 46 °C a Siviglia, 44 °C a Marsiglia e 42 °C a Roma. In Italia, il Ministero della Salute ha diramato l’allerta rossa in 17 capoluoghi, tra cui Bologna, Firenze, Napoli e Bari. Anche i paesi dell’Europa centrale, come l’Austria e l’Ungheria, stanno registrando picchi superiori ai 40 °C, valori rari anche nei mesi più caldi.
Zero termico record
Si è molto parlato del fattore zero termico, ossia l’altitudine a cui bisogna arrivare per trovare una temperatura di zero gradi in «libera atmosfera», vale a dire non in montagna ma sulla colonna d’aria. Le previsioni lo attestavano a 5000 mila metri. I radiosondaggi (ossia le sonde aeree lanciate dagli aeroporti) effettuati tra sabato e lunedì le hanno confermate: a Pratica di Mare (Roma) lo zero termico è stato calcolato all’altezza di 5.547 metri. Nel Nordest (Udine) sfiorati i 5.100 metri. Non si effettuano radiosondaggi in Trentino, ma le temperature record in quota, più anomale rispetto a quelle del fondovalle, hanno confermato la tendenza: sulla Marmolada, a Punta Rocca (oltre 3.300 metri d’altezza) domenica 29 luglio sono stati toccati i 12.3 gradi. Il giorno del crollo del ghiacciaio, nel 2022, la temperatura era di 12 gradi. Il record assoluto, invece, risale all’agosto 2023, con oltre 13 gradi.
Scuole chiuse e restrizioni al lavoro all’aperto
In diverse regioni italiane, tra cui Lazio, Campania e Puglia, i governatori hanno disposto la chiusura anticipata delle scuole estive e raccomandato ai sindaci di sospendere le attività lavorative nei cantieri tra le 11 e le 18. Provvedimenti simili sono stati presi anche in Spagna e Grecia.
I rischi per la salute
Le autorità sanitarie invitano la popolazione a evitare esposizioni prolungate al sole e a idratarsi costantemente. Le persone più a rischio sono anziani, bambini, persone con malattie croniche e chi lavora all’aperto. Gli ospedali di alcune città italiane hanno già segnalato un aumento dei ricoveri per colpi di calore e disidratazione.
Effetti su trasporti e ambiente
L’ondata di calore sta avendo ripercussioni anche su trasporti e infrastrutture. A Roma, Milano e Madrid si registrano rallentamenti nei trasporti pubblici per guasti ai condizionatori e dilatazione dei binari ferroviari. In Francia e in Spagna sono già attivi piani di emergenza contro il rischio incendi, con oltre 3.000 ettari di boschi bruciati nelle ultime 72 ore in Catalogna.
Le cause: il ruolo del cambiamento climatico
Secondo gli esperti, questo evento è reso più probabile e intenso dai cambiamenti climatici in corso. Il servizio Copernicus dell’Unione Europea conferma che il 2024 è stato l’anno più caldo mai registrato globalmente, e il 2025 potrebbe superarlo. “Ondata come questa, che un tempo si verificavano ogni 50 anni, stanno diventando eventi quasi annuali”, ha dichiarato il climatologo italiano Luca Mercalli.
Previsioni: quanto durerà?
Le previsioni indicano che il picco dell’ondata di calore durerà almeno fino al weekend. Le temperature potrebbero attenuarsi parzialmente la prossima settimana, ma senza un vero ritorno alla normalità. Il Centro Meteo Europeo prevede un’estate “eccezionalmente calda” in tutta l’area mediterranea.
Cosa fare per proteggersi
Evitare di uscire nelle ore più calde (11–18)
Bere almeno 2 litri di acqua al giorno
Consumare pasti leggeri e ricchi di frutta e verdura
Usare tende o tapparelle per schermare la luce diretta del sole
Controllare frequentemente parenti e vicini fragili
L'intervista
Caldo e cambiamenti climatici, il monito degli allevatori. Broch: «Se scompaiono i prati, scompare anche la zootecnia. Pascoli compressi in alto»
di Jacopo Mustaffi
Il presidente dell’Associazione allevatori trentini: «Quello che vediamo oggi è un progressivo spostamento verso l’alto di colture come la frutticoltura e la viticoltura. Occupano zone che storicamente erano prati e pascoli, come l’area di Brentonico»