il lutto

venerdì 2 Giugno, 2023

Tenno, Silvano Cattoi muore sotto gli occhi del sindaco

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Vani i soccorsi del primo cittadino: «Era seduto davanti a me, stavamo pianificando i prossimi lavori quando si è accasciato e non si è più ripreso»

Un’immensa tragedia si è consumata in municipio a Tenno, nel pomeriggio di ieri. Silvano Cattoi, responsabile dell’ufficio tecnico, si è spento improvvisamente, senza più riprendere conoscenza. È accaduto come un fulmine a ciel sereno. Un attimo prima Silvano stava parlando con il sindaco Giuliano Marocchi e quello dopo ha perso conoscenza senza più riprendersi, nonostante tutti i soccorsi prestati, in un primo momento dal sindaco e una collega, poi anche dall’equipe medica arrivata sul posto in poco tempo. «Era seduto davanti a me – racconta il primo cittadino sconvolto per quanto ha vissuto nel pomeriggio – Stavamo programmando le attività da portare avanti per la prossima settimana, visto il weekend lungo alle porte, erano da poco passate le cinque del pomeriggio, Silvano stava terminando la giornata lavorativa, ha avuto un attimo di mancamento e in due secondi ha perso conoscenza». Immediatamente il sindaco Marocchi, insieme a una collega di Silvano, si sono buttati a terra, tentando di rianimarlo e nel mentre sono stati allertati i soccorsi che hanno mantenuto un contatto costante con loro. «Subito ho fatto io, insieme alla sua collega dell’ufficio tecnico, il massaggio cardiaco e poi è arrivato anche il medico dell’elicottero – continua il sindaco – I soccorritori hanno continuato a tentare di rianimarlo, con tutta una serie di attività, ma lui non ha mai più preso conoscenza». Uno strappo improvviso, perché secondo quanto ha raccontato il sindaco, non c’era stato alcun tipo di segnale o avvisaglia, prima del dramma. Silvano, classe 1958, era geometra, da tre anni lavorava per il Comune di Tenno, ma in passato era stato anche in Val di Ledro e a Cavedine. Era di Massone, una frazione del Comune di Arco, dove viveva con la famiglia. È stato anche vicepresidente dello Sci Club Alto Garda. Era prossimo al pensionamento, un annetto circa, prima di lasciare un lavoro che, da quanto ha raccontato chi lo ha conosciuto, ha svolto in maniera encomiabile. «Era un uomo di grande esperienza, per noi era uno dei punti di riferimento dentro al Comune, con tutta una serie di importanti attività da gestire – spiega Marocchi – Lui ci aveva accompagnato con diverse progettualità e opere che stiamo pianificando per il territorio». Sono stati attimi drammatici, ma talmente veloci da non lasciare il tempo alle persone di realizzare quanto vissuto. Una terribile esperienza che ha segnato tutte le persone presenti, di quelle che non si dimenticano. «Nella tragedia e nel trauma vissuto – conclude il primo cittadino – penso solo che è stato tutto tanto veloce e che così non ha sofferto». A ricordarlo, anche l’ex sindaco di Tenno, che oggi siede nei banchi dell’opposizione, Gianluca Frizzi: «Un professionista molto corretto, che svolgeva il proprio lavoro in Comune ed era capace di avere ottimi rapporti con tutti i consiglieri, indipendentemente dal colore politico. Era una grande persona». Silvano lascia la moglie Daria Morandi, oboista della Camerata musicale di Arco e la giovane figlia, Emma. E non solo. A Tenno ieri la notizia ha sconvolto le tante persone che lo conoscevano e che lo hanno stimato per il suo operato e per la passione che ha messo in tutto ciò che ha fatto, dentro e fuori dagli uffici.