Il report

venerdì 17 Marzo, 2023

Morti sul lavoro: nel 2022 in Trentino calo del 22%

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Lo dicono i dati di uno studio condotto da Uopsal assieme a Inail. Agroforestale e edilizia i settori più a rischio

Nel 2022 in trentino gli infortuni sul lavoro sono stati 14. Ancora tanti, troppi, ma in calo rispetto all’anno precedente del 22%. Nel 2021 infatti le morti bianche erano state 18.
Il dato emerge dallo studio sugli infortuni sul lavoro mortali accaduti in Trentino nel quadriennio 2019 – 2022 condotto dall’Unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Uopsal) dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari e dall’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro di Trento (Inail). Occorre sottolineare che l’andamento complessivo nel quadriennio risulta in una certa misura condizionato dall’evento pandemico, come messo in evidenza dai tre decessi nel 2020 riconducibili all’infezione per Covid-19.
Nel quadriennio preso in considerazione da Uopsal e Inail gli infortuni segnalati sono stati rispettivamente 15 nel 2019, 16 nel 2020, 18 nel 2021 e 14 nel 2022. Ai sensi della normativa vigente sono compresi nel computo anche gli infortuni accaduti «in occasione di lavoro», ovvero i decessi occorsi al di fuori dell’ambiente di lavoro vero e proprio. Rientrano in questa categoria gli incidenti avvenuti sulla strada, con o senza mezzo di trasporto, che sono distinti fra quelli «in itinere», avvenuti cioè nel tragitto casa-lavoro, e quelli stradali, incidenti accaduti durante il normale orario di lavoro.
Tolti questi casi gli infortuni mortali avvenuti sul posto di lavoro sono complessivamente, nel quadriennio, 12 nel 2019, 10 nel 2020, 13 nel 2021 e 9 nel 2022, mentre gli infortuni accaduti propriamente in ambiente di lavoro sono stati 7 nel 2019, 6 nel 2020, 8 nel 2021 (2 non denunciati ad Inail) e 6 nel 2022.
Per quanto riguarda gli infortuni accaduti in ambiente di lavoro in base all’attività economica esercitata dalle aziende i settori agroforestale ed edilizia risultano quelli più costantemente colpiti dagli eventi mortali, nei confronti dei quali, come evidenzia il rapporto, deve rimanere alta, se non rafforzata l’attenzione, in considerazione del fatto che sono responsabili di una quota ancora importante di eventi mortali sul lavoro. Non poteva mancare anche in questo triste resoconto l’impronta lasciata dalla pandemia dovuta al Covid-19, con 3 casi di decesso nel 2020 collegati a infezione Covid, e un caso nel 2021.