Il caso
mercoledì 21 Maggio, 2025
Morte di Chiara Poggi: le impronte di Sempio, le gemelle Cappa, la vacanza in Trentino. Gli sviluppi del delitto di Garlasco e le nuove indagini
di Redazione
È ancora aperto il caso. La Procura di Milano ha chiesto il sequestro della società di investigazioni che nel 2016 prelevò in segreto e per conto della difesa di Alberto Stasi il dna di Andrea Sempio

La Procura di Milano ha chiesto il sequestro della società di investigazioni che nel 2016 prelevò in segreto e per conto della difesa di Alberto Stasi il dna di Andrea Sempio, oggi indagato dalla Procura di Pavia per l’omicidio di Chiara Poggi e il delitto di Garlasco. Si tratta della SKP Investigazioni & Servizi di Sicurezza srl di via Ripamonti 66 a Milano. La circostanza emerge dalle carte del ricorso presentato dal pubblico ministero Francesco De Tommasi due mesi fa al Tribunale del Riesame di Milano nell’inchiesta sui dossieraggi e le cyber-spie della Equalize di Enrico Pazzali, con accuse di associazione a delinquere, intercettazioni abusive e accesso abusivo a sistema informatico. Appello ancora al vaglio dei giudici.
L’impronta di Sempio
La traccia numero 33 repertata sulla parete delle scale della casa in cui è stata uccisa Chiara Poggi «è stata lasciata dal palmo destro” di Andrea Sempio. Lo fa sapere il Procuratore di Pavia, Fabio Napoleone, in una nota. Sono gli esiti dei nuovi “accertamenti dattiloscopici” condotti dai consulenti dei pm, il tenente colonnello del Ris di Parma, Gianpaolo Iuliano, e il dottor Nicola Caprioli, su “tutte le impronte all’epoca dei fatti non attribuite o ritenute ‘non utili'”. La consulenza è stata depositata anche per permettere il “contraddittorio con la difesa di Andrea Sempio” che potrà presentare “eventuali deduzioni al riguardo”, scrive Napoleone senza mai fare riferimento alle parole “sangue” o “insanguinata”.
Il caso
Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco, ha suscitato un ampio interesse mediatico e legale. Nonostante la condanna definitiva del fidanzato Alberto Stasi, nuove indagini hanno riaperto il caso, portando alla luce nuovi elementi e figure coinvolte, tra cui le gemelle Paola e Stefania Cappa, cugine di Chiara.
La vicenda iniziale
Chiara Poggi, 26 anni, fu trovata morta nella sua abitazione a Garlasco, mentre la sua famiglia era in vacanza in Trentino. Il fidanzato Alberto Stasi, inizialmente sospettato, fu arrestato e successivamente condannato a 16 anni di reclusione per omicidio volontario. Tuttavia, la condanna non ha posto fine alle speculazioni e ai dubbi sul caso.
Nuove indagini e l’indagine su Andrea Sempio
Nel marzo 2025, la Procura di Pavia ha riaperto il caso, indagando Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, per omicidio in concorso. Un campione di DNA trovato sulle unghie della vittima ha portato a questa nuova pista investigativa, mettendo in discussione la versione ufficiale degli eventi.
Il ruolo delle gemelle Cappa
Le gemelle Paola e Stefania Cappa, cugine di Chiara, sono state riascoltate dalla Procura di Pavia. Inizialmente, i loro rapporti con Chiara non erano stretti, ma negli ultimi mesi prima del delitto, Chiara aveva ricominciato a frequentare le sue cugine, in particolare Stefania. Un nuovo testimone ha affermato di aver visto Stefania nei pressi dell’abitazione di Chiara la mattina del delitto, contrariamente a quanto dichiarato da quest’ultima, che aveva affermato di essere rimasta in casa tutto il tempo. Questo ha portato la Procura a rivedere le testimonianze precedenti e a considerare le gemelle Cappa come potenziali testimoni chiave .