L'intervista

giovedì 10 Novembre, 2022

Marco Togni, star di YouTube che ha conquistato il Giappone. «Racconto Tokyo con il sorriso»

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Roveretano, classe 1986, si è costruito una vita e un percorso professionale in Asia. Sempre con uno sguardo scanzonato e leggero. Ha pubblicato due libri di successo sulla terra che lo ha accolto

L’influencer, organizzatore di viaggi, videomaker, fotografo e pioniere di Youtube, il roveretano Marco Togni, classe 1986, si è costruito una vita e un percorso professionale in Giappone. Sempre con uno sguardo scanzonato e leggero. Ha pubblicato due libri di successo sulla terra che lo ha accolto, mentre i suoi video sul Paese del Sol Levante hanno collezionato milioni di visualizzazioni: 12 milioni in una volta sola per uno dei suoi contributi più popolari su Facebook. E pensare che nel suo primo viaggio, il Giappone non l’aveva affatto colpito. «Era il 2004, avevo 18 anni – racconta l’autore di Giappone Spettacularis, guida galattica al Paese più eccentrico del pianeta – ci sono finito un po’ per caso e non mi è piaciuto. Dopo due anni e qualche informazione in più ci sono però tornato e sono rimasto un anno e mezzo. Lì ne ho capito il fascino: è un Paese che valorizza le cose nuove, una città come Tokyo cambia ogni giorno e io amo tanto questo aspetto». Poi è arrivato anche l’amore, per una donna giapponese. «Nel mio terzo viaggio ho conosciuto mia moglie e dopo aver vissuto un po’ a Rovereto, dove stavamo bene, abbiamo deciso di trasferirci a Tokyo. Credo fosse un po’ nel mio dna quello di partire, anche se amo molto il Trentino. Non mi sono mai visto in un luogo fisso». Il suo primo video su Youtube – nel quale mangia del cibo giapponese – è del 2006, quando ancora la piattaforma era un luogo per pochi. «Al tempo di gente che mangiava in un video non ce n’era – spiega -, nel 2006 era un po’ folle pensare di fare un video così e non era nemmeno lontanamente pensabile guadagnarci. Se da piccolo giochi a calcio, sai che potrebbe davvero accadere di vincere i mondiali. Invece nel 2006 se eri uno come me che si filmava mentre mangiava non potevi nemmeno immaginare che potesse essere uno sbocco lavorativo. È stata una sorpresa». Eppure Togni, nella leggerezza della sperimentazione, ha avuto l’intuizione, e soprattutto l’atteggiamento, giusti verso l’allora nuova piattaforma: «Quello che trovo di particolare e nuovo mi piace farlo vedere – spiega Togni – e sperimentare un po’ con le tecnologie e i linguaggi senza attribuire troppo peso a quelli che per me sono solo strumenti di lavoro, che non vanno né mitizzati né demonizzati. Il primissimo video l’ho messo online per caso. Era piena notte, ero annoiato in un hotel di Osaka: ho preso la videocamera e mi sono filmato mentre acquistavo ad un distributore di hot dog caldi, che era una cosa curiosa del Giappone rispetto all’Italia. Una cavolata sinceramente. Ma in un tempo nel quale non esisteva quel tipo di prodotto perché c’erano solo documentari professionali, il fatto di avere un video nel quale sembrava allo spettatore di essere lì con me è piaciuto tantissimo ai miei amici. Era qualcosa di completamente diverso e immediato. Poi è arrivato il format delle passeggiate per le città giapponesi: anche questo era una rarità quando ho iniziato a farlo». Oggi Togni lavora su più piattaforme e ha anche scritto due libri. Approdato sulla carta, non ha perso lo sguardo eccentrico e scanzonato che da subito lo ha caratterizzato online: Giappone Spettacularis è un librone dalla copertina fucsia, pieno di curiosità in formato mignon sul Giappone, ricco di cartoons e colori sgargianti che ricordano i celebri manga. Ma la forma non inganni: è una miniera di informazioni e racconta tante curiosità di quelle capaci di dirottare un viaggio verso un’esperienza indimenticabile: «L’eccentricità di questo Paese è fantastica – spiega Marco Togni – per esempio hanno come sistema antirapina una palla arancione che lanciano contro il rapinatore in fuga. Le palle esplodono marchiando di arancione il fuggitivo e la vernice, pur se ripulita, è visibile anche ai raggi UV. Le curiosità sono tantissime, i giapponesi hanno uno spirito comico e profondo assieme, solo apparentemente contraddittorio. Tecnologicamente, per esempio, sono molto avanzati, ma usano ancora il fax e perfino i floppy disk in alcuni enti governativi».