le indagini

giovedì 8 Maggio, 2025

Louis Vuitton, scarpe, cene e Spa: i regali degli Agostini a Andrea Maria Villotti

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Il presidente di Patrimonio del Trentino veniva chiamato «pacchero» da Alessio Agostini che gli ricordava: «Ti faccio mangiare bene, dormire bene e anche in compagnia»

Regali e servizi, borse e scarpe di lusso, cene e pranzi gratuiti, accesso libero alla spa e al centro benessere dell’Hi Hotel e anche alla sua palestra, questi i «regali» con cui, secondo gli investigatori, Alessio Agostini avrebbe corrotto Andrea Villotti, all’epoca dei fatti delle indagini presidente di Patrimonio del Trentino. Per questi fatti entrambi sono indagati per corruzione. Assieme ad altri due dirigenti della società pubblica, Michele Maistri e Rocco Bolner, e al commercialista Andrea Pilati, devono anche rispondere del reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, una sorta di turbativa d’asta. Villotti infine è indagato anche per peculato, per aver utilizzato i fondi di Patrimonio del Trentino per regalare un cellulare costoso ad una donna.

I regali
Se l’affaire del Grand Hotel è il fine dell’attività corruttiva, secondo gli investigatori, messa in atto da Agostini nei confronti di Villotti, il ristorante Green Tower e l’Hi Hotel sono stati parte considerevole dei mezzi. Villotti infatti, avrebbe avuto a sua disposizione per pranzi e cene il ristorante e libero accesso ai servizi dell’hotel: spa, jacuzzi e palestra. In un’intercettazione del 30 giugno 2023, parlando dell’affaire Grand Hotel, Agostini dice al suo consulente Pilati che Villotti lo ha avvisato che i gestori dell’albergo di Levico «vogliono dare la disdetta, ha detto che dobbiamo un attimino velocizzarsi per finire quella roba lì, tanto lui stato tutto il giorno in spa». Nella stessa conversazione Pilati replica ad Agostini ricordando come Villotti gli avesse confermato di essere riconoscente verso l’imprenditore perché «quello che a me ha fatto Alessio in otto mesi vale di più di 500mila euro». Agostini dice poi di avere dalla sua anche «Michelone, mi stima un casino. Andrea (Villotti, ndr), mi stima come un fratello», «Michelone» sarebbe Michele Maistri, direttore generale di Patrimonio del Trentino. Un incontro fatidico per l’affare si sarebbe svolto il 23 agosto. Il giorno prima, annuncia Agostini a un conoscente «domani viene il Pacchero», termine con cui si riferisce a Villotti, «con il direttore generale, l’Andrea scrive giù la carta lì insieme a tutti in albergo, porta Michelone, domani abbiamo i pezzi da 90». Secondo le indagini l’incontro avrebbe avuto luogo all’Hi Hotel alla presenza di Agostini, Villotti, Pilati, Maistri e Bolner. Un faccia a faccia che secondo gli investigatori avrebbe avuto come oggetto l’assegnazione dell’hotel di Levico. Gli scambi successivi ruotano attorno all’affare, con richieste di aggiornamenti, Agostini racconta che «Villotti ha modificato 60 volte la carta, adesso è perfetta» e si può «mandare via pec». Con l’avvicinarsi del cda che doveva deliberare Villotti assicura ad agostini che «abbiamo pianificato, abbiamo sistemato tutto secondo le regole», in serata conferma all’imprenditore «domani passerà tutto». Le cose sembrano andare per il meglio per i due, allora il 24 ottobre Agostini promette a Villotti «un regalino», l’altro replica «di non aver scelto a caso il giorno di pubblicazione del bando» sui quotidiani, «il giorno dei risultati elettorali». Secondo gli investigatori Villotti da giugno 2023 a febbraio 2024, si sarebbe adoperato, «quasi giornalmente», per venire incontro alle illecite richieste di Agostini, «elaborando con lui la strategia per l’assegnazione del bene». Un favore in cambio del quale, secondo le indagini, Villotti avrebbe ricevuto libero accesso al ristorante Green Tower e al vicino albergo Hi Hotel. È lo stesso Agostini, in un intercettazione, ad ammettere di aver elargito a Villotti «oltre 10mila euro», con un collaboratore che replica che la somma, «tra food e comfort», sarebbe di «100mila euro». In un’altra intercettazione Agostini dice che non gli «interessa se Villotti beneficia a titolo gratuito di tutti i servizi offerti dall’Hi Hotelo e mangia senza mai pagare al Green Tower, perché è consapevole che si impegnerà fino alla morte per fargli aver quel lavoro lassù (l’hotel di Levico, secondo gli investigatori)». In un’altra intercettazione Agostini dice a Villotti che, il merito di una recente buona intervista, è da attribuire a lui «che lo fa mangiare bene, dormire bene e anche in dolce compagni». Non solo tra i regali fatti a Villotti compaiono poi una borsa modello 24 ore di Louis Vuitton del valore di 2.600 euro e delle scarpe di lusso da mille euro.

Il peculato
Villotti è indagato anche per peculato. Secondo le indagini il presidente di Patrimonio del Trentino, si sarebbe invaghito per una dipendente di Agostini, cui si è intrattenuto qualche sera al Green Tower. Villotti, secondo gli investigatori, le avrebbe regalato un cellulare Iphone 15, un modello molto costoso. Non ci sarebbe nulla di male, se non fosse che «tale bene è stato acquistato dalla Patrimonio del Trentino». Le indagini hanno permesso anche di risalire alla fattura emessa proprio dalla società pubblica.

Il caso Patrimonio
Nelle indagini sono finiti anche Michele Maistri, direttore generale di Patrimonio del Trentino, e Rocco Bolner, responsabile area legale dell’ente pubblico. Fatti che gettano lunghe ombre sulla passata gestione di Patrimonio, considerato che anche l’ex vicepresidente Andrea Merler è indagato per un’altra inchiesta. A differenza di Villotti e Merler, nominati ai tempi da Fugatti, ma ora allontanati, Maistri è ancora a capo dell’ente. Interpellato sui fatti, l’amministratore unico Anzelini dice che: «Patrimonio ha fornito immediatamente quanto richiesto dalla guardia di finanza. Attendiamo che le indagini facciano il loro corso».