La tragedia
domenica 13 Luglio, 2025
«Lollo era meraviglioso, oggi avrebbe festeggiato i suoi 35 anni con gli amici»
di Benedetta Centin
Roberto Leonardelli, papà di Lorenzo, l'avvocato morto venerdì in moto sul Bus de Vela: «Domani era previsto il compleanno in famiglia». Invece ci sarà l'ultimo saluto a Cadine, sul prato di Cesura che appartiene alla famiglia

Nessun brindisi con gli amici oggi, domenica 13 luglio, niente torta e candeline da spegnere in famiglia, come già previsto, domani sera. Solo lacrime da asciugare e un dolore che non trova consolazione in chi gli voleva bene. Il destino crudele ha cambiato ogni piano per Lorenzo Leonardelli, per i più «Lollo», 35 anni da festeggiare appunto oggi. Venerdì all’alba è stato vittima di un incidente lungo la statale 45 della Gardesana, sulla strada per casa, Cadine, mentre tornava in sella alla sua moto da una serata di lavoro con i colleghi, dall’evento «Rovereto sotto le stelle».
Lo schianto che non ha lasciato chance di sopravvivenza al brillante avvocato, da cinque anni nell’area legale e privacy di Trentino Sviluppo, è avvenuto subito dopo lo svincolo per Sardagna, all’altezza del Bus de Vela. La Fantic Caballero ha finito la sua corsa contro la parete rocciosa che costeggia la statale. Secondo gli accertamenti dei carabinieri non ci sarebbero stati impatti con altri mezzi o con eventuali animali selvatici sulla carreggiata. «È successo, dopo chissà cosa è accaduto, per quali ragioni…» commenta, con la voce soffocata dalle lacrime, papà Roberto Leonardelli, dirigente in pensione del Comune di Trento. Sapere se la due ruote abbia deviato per l’asfalto bagnato, per la poca visibilità o per un colpo di sonno non attenuerà il dolore con cui lui, la moglie Carla e gli altri figli Vittoria e Gianmaria saranno costretti a convivere d’ora in avanti.
«Lorenzo era un ragazzo meraviglioso, vulcanico, con mille passioni tra cui la montagna. Non posso dire di più, è già stato scritto abbastanza» le parole del genitore, avvilito, sgomento. Descrivere il suo ragazzo in poche parole non sarebbe sufficiente. Lui così pieno di vita, di energia, di risorse, sempre attorniato di amici. Vicini e lontani. Anche quelli con cui aveva legato all’università di Torino dove ha conseguito la laurea in Studi giuridici europei, e conosciuti pure all’estero, durante il periodo di master in Germania, ad Augsburg, o mentre affrontava il tirocinio nella Delegazione dell’Unione europea in Costa Rica. E poi c’erano i colleghi di lavoro. Tra loro anche chi lo ha salutato all’alba di venerdì, poco prima che si mettesse in strada con la sua moto diretto a casa, dove non è mai arrivato. Era partito da Rovereto, dove con i colleghi al TSpace, lo spazio dedicato all’innovazione e alla crescita imprenditoriale, aveva preso parte all’evento «Sotto le Stelle». Anche nell’ambiente di lavoro la notizia dell’incidente fatale è stata un duro colpo per chi aveva avuto modo di apprezzare Leonardelli, e non solo dal punto di vista professionale. «Mancherà tanto a tutti noi— ha dichiarato Giuseppe Consoli, presidente di Trentino Sviluppo — Cercheremo di ricordare Lorenzo proseguendo i progetti a cui stava lavorando con la stessa dedizione e passione che sapeva metterci lui».
Pensare che oggi avrebbe dovuto essere un giorno di festa, una ricorrenza cerchiata sul calendario, e cioè il compleanno di Lorenzo Leonardelli, arrivato a quota 35 candeline. Un traguardo a cui non gli è stato concesso di arrivare: la sua corsa per la vita è stata stroncata poco prima. «Si sarebbe trovato con gli amici, quali fossero i programmi della giornata del suo compleanno nello specifico non so, mio figlio era riservato — fa sapere ancora papà Roberto — Certo lunedì lo avremmo festeggiato in famiglia tutti assieme».
Invece domani, lunedì 14 luglio, è in programma l’ultimo saluto del giovane avvocato. Si terrà alle ore 16 a Cadine, dove abitava con la famiglia. Il ritrovo per familiari, amici, colleghi, sul Prato di Cesura, con accesso da via della Posta.
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