lo scontro

venerdì 18 Novembre, 2022

Lite Ianeselli-Merler. Il sindaco: «Restituisci i 54mila euro»

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Il consigliere aveva criticato lo spreco di denaro pubblico, ma il primo cittadino non ci sta. Intanto i consiglieri provinciali Paolo Zanella (Futura) e Alessio Manica (Pd) hanno presentato un'interrogazione in consiglio per fare chiarezza sulla vicenda e dicono: «Si dimetta da Patrimonio Spa»

«Da che pulpito si parla di spreco di denaro pubblico», afferma ironico Franco Ianeselli riferendosi al consigliere comunale di centrodestra Andrea Merler a cui — come riportato in esclusiva dal «T» — gli uffici della Provincia hanno revocato il mutuo agevolato «Prima Casa». Mutuo che gli era stato concesso, scoprendo poi che in quell’appartamento non ci abitava mai, vincolo inderogabile per ottenere il contributo pubblico. Il sindaco, con una battuta, liquida così le accuse di «sperpero di denaro pubblico» che nei giorni scorsi gli sono state rivolte proprio da Merler. L’esponente del centrodestra, nonché vicepresidente di Patrimonio del Trentino, denunciava infatti su Facebook il mancato utilizzo dei ciclobox realizzati dal Comune da parte dei ciclisti. In realtà la loro realizzazione fu decisa nel 2020, quando sindaco era Andreatta e non Ianeselli, inserita nel Bilancio di quell’anno che registra anche il voto di astensione di Merler.
Ianeselli entra però nel merito: «Potrei cavarmela con la battuta che ho fatto — ribadisce — osservando da quale pulpito arriva la predica in tema di spreco di denaro pubblico. Ma forse è il caso di andare oltre e di spiegare che i ciclobox non sono certo l’unico servizio pubblico a non ripagarsi con la tariffa. Nemmeno gli autobus, i nidi, gli impianti sportivi. Ma in tutti questi casi non è il calcolo miope del ripianamento dei costi quello che vale, semmai contano i benefici: meno auto in strada, più mamme al lavoro, più ragazzi che fanno sport. E quanto quanto ai ciclobox — continua il sindaco — si tratta del tassello di una strategia generale che ha l’obiettivo di promuovere la mobilità leggera e di rendere la nostra città più vivibile». Strutture coperte e protette per il ricovero delle biciclette si trovano del resto in tutto il Nord Europa che noi tanto ammiriamo. E abbiamo abbassato le tariffe dei ciclobox proprio per incentivarne l’utilizzo e per invogliare sempre più cittadini a muoversi in bici anziché in auto».
Contro Merler, sempre sul tema dei 54 mila euro che dovrà restituire alla Provincia, intervengono anche i consiglieri provinciali Alessio Manica (Pd) e Paolo Zanella (Futura). E lo fanno in modo ufficiale, presentando un’interrogazione alla giunta e chiedendo in sostanza di valutare se il componente di una partecipata della Provincia come Patrimonio del Trentino — Merler è il vicepresidente nominato dalla giunta Fugatti — possa rimanere al suo posto nonostante una vertenza giudiziaria contro la stessa Provincia, in quanto il consigliere avrebbe promosso un ricorso contro la dichiarazione di decadenza del mutuo ricevuto.
«Le nostre precedenti interrogazioni — scrivono Manica e Zanella —hanno indotto l’Amministrazione a procedere con accertamenti che si sono conclusi con la revoca del contributo». E così proseguono: «Dalla stampa si evince come Merler abbia impugnato l’atto di revoca presso il Tribunale Amministrativo, aprendo di fatto un conflitto con l’Amministrazione Provinciale. Senza voler affatto entrare oltre nelle pieghe giuridiche di una vicenda, che peraltro appare già abbastanza chiara — osservano i consiglieri — è innegabile che la stessa possegga anche risvolti di opportunità politica che meritano qualche approfondimento, posto che, al netto di ulteriori accertamenti — sottolineano — si tratta di comportamenti tenuti comunque da un soggetto che è anche un pubblico amministratore». E ancora: «Se al cittadino è sempre richiesto un atteggiamento rigoroso e rispettoso della legge, per il pubblico amministratore quel rigore e quel rispetto, in osservanza dei principi di trasparenza e correttezza, diventano un imperativo categorico irrinunciabile».
Zanella e Manica sollevano la questione della presunta incompatibilità: «Merler, su nomina della giunta provinciale, è a tutt’oggi componente del cda della società pubblica Patrimonio del Trentino, rivestendo nella medesima il delicato ruolo di vice-presidente. Nomina che forse sarebbe utile riconsiderare, giudicandola quanto meno inopportuna se non forse incompatibile visto che Merler dovrebbe rappresentare la Provinciale con la quale ha aperto un conflitto a seguito del ricorso del consigliere su un atto della stessa Provincia».