La storia

giovedì 1 Maggio, 2025

Linda Latitanza, addetta alle pulizie in ospedale: “Abbiamo lavorato col Covid. A noi nessun riconoscimento”.

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La lavoratrice: "Ho sacrificato gli studi per la famiglia ma per la gente sono solo la donna delle pulizie"
Linda Latitanza

Hanno lavorato incessantemente durante il Covid ma nessuno ha mai notato la loro presenza. D’altronde, come dice Linda Latitanza, addetta ai servizi all’ospedale di Rovereto, «non siamo altro che donne delle pulizie».
Latitanza, quante ore prevede il suo contratto?
«Lavoro 25 ore a settimana, suddivise in cinque ore per cinque giorni».
Quanto percepisce?
«Circa 800 euro al mese».
Non c’è stato alcun adeguamento all’inflazione?
«Assolutamente no. Abbiamo percepito un piccolo aumento nel 2021 e ora stiamo cercando di lottare per favorire un adeguamento. Mattarello ci ha considerati operai poveri. Abbiamo bisogno di guadagnare di più per arrivare a fine mese perché, veramente, questi soldi sono sudati».
Il suo è un lavoro pericoloso…
«Io mi sono fatta tutti gli anni di Covid nel reparto di geriatria: sono entrata nelle camere non vaccinata (inizialmente) per pulire e disinfettare. Sono stata tra le prime a dare disponibilità e ogni volta, prima di accedere, mi facevo il segno della croce. Dormivo lontana da mio marito pregando di non passare nulla ai miei familiari e non abbiamo mai ricevuto un minimo di riconoscimento. Si è parlato moltissimo degli infermieri e dei dottori ma il personale delle pulizie dove stava? Lo dico fuori dai denti, senza di noi si sarebbero trovati in difficoltà (eufemismo ndr)».
Lei possiede un diploma per insegnare nelle scuole d’infanzia. Perché ha scelto questo impiego part-time?
«Ho dovuto fare delle scelte per gestire le spese e i miei due figli assieme a mio marito. Per fare la maestra avrei dovuto iniziare con delle supplenze saltuarie di qualche mese. Questo non mi avrebbe garantito un’entrata stabile».
Ha dovuto sacrificare i suoi studi…
«Diciamo che ho preferito guadagnare di meno ma avere la sicurezza di riuscire a pagare il mutuo e le spese. Anche se con questa paga misera per dieci anni non ho visto il mio stipendio perché andava nella casa. Se potessi tornare indietro, però non rifarei questa scelta».
In che senso?
«Io mi sento mortificata nel sentirmi considerata “la donna delle pulizie”. Glielo dico con le lacrime agli occhi».
Ci sono stati episodi spiacevoli?
«Non in particolare. Mia figlia è diventata avvocata e ci ho messo tutta me stessa per farla studiare. Io agli occhi degli altri non rimango che “la signora delle pulizie”».