Sulle piste

domenica 4 Febbraio, 2024

L’incontro con Dorothea Wierer e altri sciatori: il gallo cedrone che è diventato la mascotte di Lavazè

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L'esemplare è diventato celebre dopo l'incontro con l'azzurra, ma non è la prima volta che fa capolino sulle piste

Da una decina di giorni un gallo cedrone presidia le piste di Passo Lavazè. L’incontro con il maestoso urugallo è stato documentato varie volte dagli sciatori in transito lungo la pista Malga Ora nel ritorno verso Lavazè: un esemplare maschio che non cerca rifugio nel bosco come dovrebbe fare, ma assume un comportamento anomalo, restando fermo a bordo pista a «sfidare» i passanti. Nessun allarme, finora gli incontri sono stati accolti con curiosità e divertimento dagli sciatori che hanno avuto l’occasione di scattare selfie e fare filmati con un animale normalmente schivo e difficile da avvistare.

Anche DorotheaWierer, la campionessa di biathlon che spesso si allena sulle piste di Passo Lavazè, lo ha immortalato nei giorni scorsi. Oggi, il profilo Instagram del Centro del Fondo di Passo Lavazè condivide altre numerose «stories» che lo ritraggono. La forestale però mette in guardia: trattandosi di un comportamento anomalo, anomale possono essere le reazioni dell’animale: se avvicinato potrebbe aggredire, attaccare con unghie e becco. E’ bene quindi non cercare il contatto e, se proprio dovesse sbarrare la strada, aggirarlo e proseguire con il proprio allenamento.

La stagione degli amori per i galli cedroni inizia più avanti, normalmente verso aprile- maggio, per questo dare una spiegazione ad atteggiamenti di questo tipo diventa complicato. Ieri sera i guardiacaccia della stazione forestale di Cavalese si sono recati a Passo Lavazè a monitorare la situazione. Non si esclude che nei prossimi giorni si renderà necessario catturare il gallo cedrone, ormai quasi una mascotte per il centro del fondo, e spostarlo di qualche chilometro. Quando ciò avverrà, si utilizzerà una rete, e si cercherà di completare il trasferimento nel modo più veloce possibile per evitare di causargli troppo stress. Nel frattempo, altri sciatori vivranno l’emozione dell’incontro, ma l’auspicio è che ci sia sempre la consapevolezza di avere di fronte un animale protetto, considerato specie a rischio, da ammirare sì, ma soprattutto da rispettare.