Scuola
giovedì 10 Luglio, 2025
Liceo Prati, arrivano altre iscrizioni: a settembre ci saranno quattro sezioni
di Tommaso Di Giannantonio
La classe era a rischio per la prima volta nella storia recente della scuola. Ancora in bilico una sezione del terzo anno

Nessun taglio al primo anno del Prati. Nessuna riduzione di classi alla quarta Ginnasio: resteranno tutte e quattro le classi. «Tra nuovi iscritti e ripetenti abbiamo i numeri necessari», spiega Paola Baratter, dirigente del liceo classico di Trento. Sulle sorti della prima Liceo (terzo anno), invece, non si sbilancia. Ma si va verso l’inevitabile flessione da cinque a quattro classi, con la possibilità, però, di un’ampia dotazione oraria per la costituzione delle classi articolate.
Da qualche anno il liceo ha avviato quattro percorsi innovativi: l’Archimede, l’Erodoto, l’Euripide e il Pitagora, ciascuno con le proprie peculiarità disciplinari. E con questo ventaglio di opportunità la scuola si presenta a famiglie e studenti in uscita dalle medie. Il liceo, inizialmente con 73 iscritti al primo anno, era convinta di confermare tutte le classi. Ma la Provincia, applicando alla lettera il regolamento, aveva autorizzato solo tre classi, anziché quattro, per il prossimo anno scolastico 2025-2026. Anche perché «i percorsi attivati dal liceo Prati, pur apprezzabili per la loro progettualità, non costituiscono tecnicamente degli indirizzi», aveva spiegato l’assessora all’istruzione Francesca Gerosa. Anche al terzo anno sono state autorizzate solo quattro classi, anziché cinque. Il consigliere provinciale Andrea de Bertolini (Partito Democratico) aveva denunciato il taglio in difesa di «un presidio storico e culturale per il Trentino» come il Prati.
La flessione delle classi al primo anno non era proprio attesa, ed era, per certi versi, la più significativa. «Ci bastavano solo 3 studenti per formare la classe — riepiloga la dirigente — Ora con qualche studente in più che si è iscritto e qualche ripetente siamo riusciti tranquillamente ad avere i numeri necessari. Quindi possiamo partire con i quattro percorsi differenti, felici di poter confermare l’offerta formativa. È sempre il liceo classico, ma in questo modo, con i quattro percorsi, riusciamo ad andare incontro alle esigenze dei ragazzi, che hanno un’occasione in più per rinnovare l’entusiasmo per la scelta della scuola». Sarebbe stato un problema non da poco, invece, se fossero state disattese le aspettative di famiglie e studenti. Nei prossimi mesi, comunque, «avvieremo il percorso formale per il riconoscimento dei percorsi», fa sapere Baratter.
Al terzo anno, invece, le classi saranno molto probabilmente quattro. Ci sarà, però, la possibilità di mantenere i percorsi già avviati, attraverso una modulazione oraria.
Infine, per quanto riguarda l’ispezione del Dipartimento, partita da «segnali di particolare complessità e criticità rispetto alla gestione, al clima organizzativo e al benessere degli studenti e di tutte le componenti della scuola», c’è stato un primo contatto tra la scuola e la Provincia. «Abbiamo avuto un colloquio: non hanno rilevato nulla di significativo», dice la dirigente.