Cultura e servizi
giovedì 15 Maggio, 2025
L’avviso delle biblioteche: «Prestito interbibliotecario sospeso fino a data da destinarsi». C’entra un appalto
di Valerio Amedei
L'avviso via social, la Provincia: «Gli uffici sono al lavoro». Utenti infuriati: «Così danneggiati i comuni più piccoli»

Gli utenti lo hanno scoperto tramite i canali social delle singole biblioteche: a partire dalla giornata di mercoledì 14 è stato sospeso, in attesa di nuove comunicazioni, il servizio di prestito interbibliotecario provinciale, ovvero il servizio che fornisce la possibilità di spostare tra le varie biblioteche i libri presenti in ogni altra struttura del Trentino. Tra le diverse strutture bibliotecarie ad annunciare la chiusura anche la biblioteca civica di Riva del Garda, che ha commentato la sospensione parlando di «cause indipendenti dall’organizzazione e dalla volontà della Biblioteca». Dopo quel post ne sono seguiti molti altri. La biblioteca civica di Trento ha specificato che «potranno essere richiesti i prestiti delle altre biblioteche cittadine».
Dalla Provincia non è arrivata, al momento, nessuna spiegazione ufficiale. non ha ancora fornito una spiegazione chiara sulla vicenda: dalle informazioni che circolano tra i bibliotecari sarebbe scaduto l’appalto con la ditta che si occupa del trasferimento dei libri tra le diverse strutture. Un motivo burocratico, insomma. Intanto non c’è una data che indichi la ripresa del servizio, molto richiesto: in alcune biblioteche, raggiunge gli stessi numeri del prestito interno, quello «normale», con i libri che ha disposizione la struttura.
La chiusura momentanea di questo servizio, molto apprezzato dagli utenti, ha creato parecchio scalpore anche sui social, dove non mancano i commenti infuriati. Uno arriva da un addetto ai lavori, Carlo Domenico, che per più di quarant’anni ha fatto il mestiere di bibliotecario. «Ci risiamo! È grave e spiego perché – scrive – la ricca Provincia Autonoma di Trento, che negli anni Settanta del secolo scorso mise in piedi una splendida ed efficiente rete di biblioteche comunali, non riesce a tenere in piedi uno dei servizi più intelligenti e utili inventati negli ultimi anni, il prestito interbibliotecario. Questo servizio non è un capriccio, ma è il modo che hanno le biblioteche di acquistare con maggiore razionalità i libri e poi scambiarli tra le diverse sedi, anche le più piccole e sperdute». Sull’accaduto si è espresso anche Duccio Canestrini, antropologo e scrittore roveretano: «Desolato, un impiegato della Biblioteca Civica di Rovereto mi dice che sono “tempi di magra”: purtroppo non può accontentare la mia richiesta di un libro tramite prestito interlibrario da un’altra città, perché la Provincia di Trento ha finito i soldi per questo servizio». Forse, più che una questione di soldi, è una questione di carte. Ma per gli utenti poco cambia: il servizio non c’è.