L'iniziativa

mercoledì 29 Novembre, 2023

La vigna al femminile, premiate quattro imprenditrici vitivinicole trentine

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A quattro aziende il Premio promosso dal Coordinamento Donne delle Acli e dall’Arcidiocesi di Trento

Si è conclusa la quarta edizione del premio «Dalla vigna alla cantina. La donna è protagonista», rivolto alle imprenditrici trentine che hanno saputo innovare il settore vitivinicolo, ma anche interpretare in modo originale il ruolo femminile nel mondo del lavoro. Un bando promosso da Coordinamento Donne Acli Trentine, Arcidiocesi di Trento, in collaborazione con Fab Acli, Ufficio Svolta, Acli Terra, con il sostegno di Pensplan Centrum e il patrocinio dell’Associazione Donne del Vino del Trentino Alto Adige, il Consorzio di tutela vini del Trentino, con il contributo della Fondazione Mach. Per le 4 vincitrici, un premio di 2000 euro più un contributo previdenza di circa 400 euro fornito da Pensplan. Tutte le 23 candidate hanno inoltre ricevuto un omaggio floreale. Sui quattro gradini del podio Daniela De Vigilii dell’azienda De Vigilii di Giovo, Giulia Pedrini dell’azienda agricola Pedrini, Giuseppina Raffaelli di Maso Salengo e Nadia Viola dell’azienda Viola di Mezzocorona. Un’iniziativa parte del progetto «Donna e lavoro», frutto di un questionario rivolto alle donne del territorio, che hanno richiesto maggior giustizia sociale e conciliazione tra privato e lavoro. Obiettivi in parte raggiunti nell’agricoltura e nel turismo, al centro delle prime due edizioni: Donne e agricoltura (2019) e La ristorazione trentina è donna (2022). Un momento per celebrare le donne che ce l’hanno fatta, ma anche «per dire ancora una volta basta alla violenza sulle donne», ha intimato Donatella Luciani, responsabile del Coordinamento Donne Acli Trentine. «Un problema non solo delle donne, ma di tutta la società», ha detto Luciani. Un tema rilanciato da Don Cristiano Bettega: «Quanto più beviamo, quanto più rischiamo di abusarne. La stessa cosa vale per le relazioni, non possiamo pensarci senza gli altri. La bellezza delle relazioni si può però trasformare in odio. Un progetto come questo sottolinea due cose, di cui non possiamo fare a meno: bellezza e speranza». «Aggiungo comunità», ha rilanciato Luca Oliver, presidente Acli trentine. Comunità «che vuol dire cercare di dare valore e trovare il più possibile forme di equilibrio tra quello che genera una comunità: i cittadini, le imprese, le istituzioni. Comunità – prosegue Oliver – partecipata nella nostra Provincia da chi si occupa di trasformare il territorio, di consegnare alle generazioni future un patrimonio che certamente è anche ambientale, prezioso». «Voi rappresentate una punta di diamante rispetto all’attività imprenditoriale, che è riuscita a fare virtù, di un elemento che caratterizza la nostra terra, che è quello del limite – ha detto il presidente Acli alle imprenditrici presenti – La presenza femminile in questo settore si sta rinforzando fortemente, dagli anni Ottanta ad oggi è triplicata. Rispetto ad altre realtà europee, ma anche italiane, c’è però ancora terreno su cui correre». «L’ambito del lavoro è un ambito dove ci sono tante discriminazioni, ma può essere anche lo strumento per ribilanciare gli equilibri che ci sono. Come istituzione dobbiamo lavorare tanto, però se lavoriamo insieme ad altri pilastri della società, come Acli e gli altri partner che hanno partecipato, possiamo riuscirci», ha dichiarato l’assessora Giulia Casonato.