Economia

mercoledì 29 Marzo, 2023

La giunta prepara una variazione urgente di bilancio. I sindacati scrivono a Fugatti: «Prima il confronto»

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La Provincia brucia i tempi e punta ad arrivare in consiglio già ad aprile. Frenata dei segretari di Cgil, Cisl e Uil: «Non si possono saltare i passaggi»

Il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti punta a presentare in aprile un disegno di legge urgente di variazione di bilancio. Il piano della maggioranza punta a presentare il testo nella commissione competente il 18 aprile e portarlo al voto del consiglio provinciale il 26 aprile. Si tratta di una variazione straordinaria in largo anticipo rispetto alla canonica manovra di bilancio di luglio.
Alle perplessità dell’opposizione si uniscono anche i sindacati. In una lettera congiunta i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil chiedono un confronto sui contenuti del testo con il presidente Fugatti, come per tutti i ddl di natura economica e finanziaria.

Di seguito il testo completo della lettera firmata dai tre segretari: Andrea Grosselli (Cgil), Michele Bezzi (Cisl) e Walter Alotti (Uil)

«Gentilissimo Presidente,
abbiamo appreso dagli organi di stampa che la Giunta da Lei presieduta ha in animo di presentare con procedura di urgenza un disegno di legge con una variazione del bilancio di previsione per il 2023, come strumento di anticipazione della legge di assestamento di bilancio per l’anno in corso.
A questo proposito, crediamo sia necessario, come per tutti i disegni di legge di natura economica e finanziaria, che i contenuti di questa manovra siano presentati, prima del varo in Giunta, alle parti economiche e sociali. Come abbiamo avuto modo di ribadire più volte, sarebbe del tutto improprio e lesivo del corretto rapporto tra istituzioni e soggetti della rappresentanza che su proposte di legge di ampia portata finanziaria e programmatoria non si attivi un preventivo dialogo sociale. Le ribadiamo quindi che non accetteremo fughe in avanti, come già successo in Consiglio provinciale nel corso dello scorso anno, quando furono presentati in aula emendamenti di natura finanziaria che allocavano ingenti risorse su specifici capitoli di spesa senza che fosse stato attivato alcun meccanismo concertativo.
RingraziandoLa fin d’ora per l’attenzione e auspicando da parte Sua l’accoglimento della nostra richiesta, siamo a porgerLe i nostri più cordiali saluti».