L'approfondimento

lunedì 5 Dicembre, 2022

Incontri al Muse: «Aquile reali e gipeti nelle alpi che cambiano»

di

Una serata dedicata alle specie alate più iconiche delle montagne trentine. I due rapaci tornato a veleggiare sull'arco alpino a oltre trent’anni dai primi rilasci

L’appuntamento di dicembre di “Incontri al Museo per parlare di fauna”, in programma per mercoledì 7 dicembre alle ore 20.45 al Muse e in diretta Facebook, porta l’attenzione sullo stato di conservazione di aquile reali e gipeti e sulle difficoltà che i due grandi volatili devono affrontare in uno degli ambienti montuosi più antropizzati del mondo, le Alpi.

«Si tratta di specie carismatiche e rare. Nel corso della serata – anticipa l’ospite Enrico Bassi, ornitologo e referente italiano del progetto Gipeto – saranno presentati i risultati e le difficoltà incontrate nel corso delle numerose ricerche in atto per conoscerli e comunicare il prezioso ruolo ecologico che ricoprono. Queste specie posso essere “utilizzate” come bandiera, per richiamare l’attenzione sulle crescenti minacce quali l’impatto dei cavi aerei e degli elettrodotti, l’incidenza di alcune attività umane (attività outdoor, fruizione turistica) e la grave la problematica dell’intossicazione da piombo (saturnismo) che deriva dalle munizioni usate dai cacciatori».

 

Spazio anche agli aspetti biologici e comportamentali di queste specie, alla loro distribuzione e preferenza ambientale e alle recenti tecniche utilizzate a sostegno del tradizionale monitoraggio di campo. Dalla radio telemetria satellitare al monitoraggio genetico, dallo studio degli aspetti comportamentali messi in atto per la costruzione e difesa dei loro nidi a quello sul loro regime alimentare e sugli adattamenti noti e meno noti messi in atto per vivere nel delicato scenario alpino, in continuo dinamismo. Nel corso della serata saranno mostrati anche alcuni reperti naturalistici raccolti direttamente sul campo.

Biografia

Laureato in Scienze Naturali presso l’Università degli Studi di Pavia, Enrico Bassi si occupa prevalentemente di avifauna selvatica, censimenti e ricerca ornitologica, ripristini e mitigazioni ambientali. Dedica particolare attenzione alle problematiche inerenti alla conservazione dell’avifauna italiana e dei rapaci diurni e notturni quali la perdita e sottrazione di habitat, la gestione dei Siti di Rete Natura 2000, gli impatti delle linee elettriche e dei cavi aerei e dell’attività di caccia e il saturnismo di origine venatoria. Dal 2004, ricercatore e ornitologo di ERSAF – Parco Nazionale dello Stelvio per cui segue progetti pluriennali sulla conservazione di Aquila reale e Gipeto. Membro dell’Advisory Board della VCF (Vulture Conservation Foundation), organismo impegnato nella ricerca e conservazione degli avvoltoi europei, africani e del Medio Oriente.