l'intervista
lunedì 21 Luglio, 2025
Il poeta e saggista Rizzante: «Romanzo e stile sono stati impoveriti dal mercato. La lingua è un ostacolo alle vendite dei libri»
di Gabriella Brugnara
Il docente di letteratura italiana contemporanea all’Università di Trento: «Solo il Premio Strega continua ad avere un impatto reale sulle vendite, ma dagli anni Novanta in poi, i vincitori non contribuiscono più a scrivere la storia della letteratura italiana come accadeva un tempo»

Cosa resta oggi del romanzo come spazio di libertà e invenzione, in un’epoca dominata da serie tv, algoritmi e logiche di mercato? Ripensare l’opera e il percorso intellettuale di Mario Vargas Llosa significa interrogarsi non solo sul ruolo che il romanzo ha avuto nel Novecento, ma anche su ciò che può ancora rappresentare nel nostro tempo in quanto atto di libertà, spazio critico e forma d’invenzione. Ne parliamo con il professor Massimo Rizzante, poeta, saggista, docente di letteratura italiana contemporanea all’Università di Trento, che ha dedicato allo scrittore peruviano Vargas Llosa (Arequipa 1936–Lima 2025) un saggio apparso su «Doppiozero» in occasione della sua morte, lo scorso 13 aprile: «Po...
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