Scuola

venerdì 2 Dicembre, 2022

Il Marconi corre: al via il corso per il diploma in 4 anni

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Una classe da 24 studenti partirà a settembre. Si studia fisica robotica e automazione

Un diploma di Tecnico in Automazione/Elettronica in quattro anni, un cambio di paradigma non solo per la durata, un anno in meno rispetto a quanto siamo abituati in Italia, ma soprattutto un cambio di didattica e approccio al curriculum scolastico. È la sfida che l’Istituto tecnico Marconi di Rovereto mette in campo per il prossimo anno scolastico. Si chiama “Get for Stream” e formerà «tecnici ad alta integrazione» spiega il dirigente del Marconi Giuseppe Rizza: ovvero che mescolino i saperi e le competenze. «Una figura diversa di perito rispetto al passato – spiega Pierluigi Bellutti, ricercatore di Fbk che è partner nella creazione del nuovo percorso – quella che il mercato vuole secondo la mia esperienza di gestione di un laboratorio complesso. Le macchine che sostengono al ricerca sono gestite da periti, quelli che troviamo sul mercato trentino sono chimici, elettronici, meccanici, informatici, elettrotecnici. Se andassimo ad approfondire le loro conoscenze dopo tre anni di lavoro in laboratorio, non riusciremmo a capire da che formazione sono partiti. L’idea che abbiamo portato al Marconi è quella di mescolare i saperi a partire dal primo anno per avere un perito ad alta integrazione, ciò di cui ha bisogno il mercato del lavoro». Proprio Fbk lavorerà con gli studenti del nuovo quadriennio guardando alle affascinanti frontiere dello spazio: l’obiettivo del laboratorio con Fbk sarà quello di arrivare alla fine del percorso scolastico in grado di costruire un nanosatellite dedicato all’agricoltura di precisione e al controllo del territorio: telecamere che osservano il Trentino acquisendo immagini in grado di fornire dati e informazioni verso un’agricoltura sostenibile e utili alla protezione civile per la sorveglianza del territorio. Un progetto che non è stato scelto casualmente: proprio Fbk sta lavorando su questo tema e l’idea è che il quadriennio del Marconi sia strettamente collegato a questo sbocco lavorativo. Focus sulle materie cosiddette «Steam», come è logico attendersi in un istituto tecnico, con attenzione alla robotica e automazione, così la fisica diventa centrale fin dal primo anno, ma c’è anche la seconda lingua: gli studenti del nuovo quadriennio studieranno tedesco tutto il percorso. «È una competenza molto richiesta dal mondo del lavoro – spiega la sovrintendente scolastica provinciale Viviana Sbardella – Confindustria ce lo ripete continuamente ed è spesso poco noto ai ragazzi e alle famiglie. È un passaggio importante di questo corso». Il corso è in quattro anni, ma sarà intenso: 36 settimane di lezione all’anno rispetto alle 33 tradizionali, da inizio settembre a fine giugno, prevedendo 3 o 4 pomeriggi in aula. «Un impegno forte per lo studente – sottolinea il dirigente Rizza – non si tratta di un quinquennio “zippato”. Si inserisce in una lunga storia fatta di sperimentazioni e innovazioni del Marconi ed è un percorso completamente nuovo dove si è ripensato in senso qualitativo all’approccio didattico e metodologico». In Trentino sono tre i percorsi quadriennali attivati fino ad oggi e conclusi: uno al Martino Martini di Mezzolombardo, uno al Sacro Cuore di Trento e un altro sempre a Rovereto, al Liceo Steam International, altri stanno partendo con il supporto del dipartimento provinciale all’istruzione. «Come dipartimento – spiega la sovrintendente Sbardella – abbiamo supportato queste iniziative fin all’inizio, non solo perché i ragazzi usciranno da scuola prima in linea con tanti sistemi scolastici a livello europeo, ma anche perché è l’occasione per fare una riflessione sui curriculi in modo da renderli il più coerenti possibile con quelli che sono i profili d’uscita».
Verrà attivata una sola classe, di 24 studenti, alla quale si accederà con un test d’ingresso previsto per il 12 gennaio 2023. Il nuovo percorso quadriennale va ad aggiungersi ai due percorsi di alta formaizone che il Marconi offre agli studenti – «Automazione e sistemi meccatronici e «Infrastrutture di rete, virtualizzazione e cloud computing» – come ulteriore opzione disponibile per accedere a corsi universitari.