Il caso

giovedì 13 Marzo, 2025

«Il fascismo ha fatto anche cose buone». Bufera in Consiglio provinciale per le parole di Kaswalder

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L'autonomista attribuisce, erroneamente, a Mussolini l'Inps e le case popolari. Zanella (Pd): «Studi la storia», Largher (Uil): «Vergognoso»

Il consigliere provinciale Walter Kaswalder al centro della polemica.

Durante la seduta di oggi del Consiglio provinciale, infatti, Kaswalder, intervenuto sul tema delle politiche per la casa, ha ricordato come «Ina casa ricordo che è stata istituita nel tempo del fascismo e speriamo che non torni più, ma se c’è l’Inps, se c’è l’Onmi, se c’erano  le case per i lavoratori lo dobbiamo al tempo del fascio. Per cui qualcosa di buono è stato fatto».

Frasi a cui è seguita la protesta in aula e che sono anche un falso storico clamoroso.

L’Inps fu fondato nel 1898, Ina Casa è del 1949, l’unica istituzione nata ai tempi del fascismo è quindi l’Onmi, fondata nel 1925.

Kaswalder ha poi chiarito che: «Ho detto che per fortuna quel periodo lì non c’è più».

Alle sue parole ha risposto il consigliere provinciale del Partito Democratico, Paolo Zanella: «Affermare che il fascismo ha fatto anche cose buone è grave. Tra l’altro vicino a casa sua abita Francesco Filippi, uno storico famoso in tutta Italia, tradotto all’estero che si occupa di fascismo. Uno dei suoi primi best seller si chiama “Mussolini ha fatto anche cose buone, le idiozie che ancora circolano sul fascismo”, glielo regaleremo».

Sulla questione è intervenuto anche Walter Largher, segretario generale della Uil del Trentino dicendo che è «vergognoso che un consigliere provinciale lodi il fascismo. Parole che sono una grave mancanza di rispetto verso la nostra storia e le vittime del fascismo. Le parole di Kaswalder non solo sono una grave distorsione della storia, ma vanno anche contro i valori di giustizia, uguaglianza e democrazia che la nostra comunità dovrebbe difendere. La Uil del Trentino condanna fermamente qualsiasi tentativo di revisionismo storico e invita tutti i cittadini e le istituzioni a non abbassare la guardia.».

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