Il caso
mercoledì 9 Novembre, 2022
di Beppe Castro
Il Grand Hotel Imperial di Levico, storico albergo del centro termale dove hanno alloggiato star e vip, è sotto la lente di ingrandimento della Procura della Repubblica di Trento. I magistrati vogliono far luce sulla situazione finanziaria dell’imponente struttura alberghiera, vera e propria icona dell’ospitalità levicense e trentina più in generale. Gli investigatori della Guardia di finanza al termine di un’intensa attività coordinata con la Procura, nelle scorse settimane hanno raccolto documenti contabili, ascoltato persone e dipendenti al fine di accertare eventuali condotte illecite e anomalie fiscali. L’hotel in passato è stato spesso prescelto dalla politica per meeting ed eventi, ma ha anche ospitato convegni e grosse manifestazioni essendo situato all’interno dello splendido Parco asburgico di Levico. Nei suoi 120 mila metri quadrati di superficie (più il parco), distribuiti su quattro piani, trovano posto 80 camere, ristorante, sale congressi, centro benessere, piscina scoperta e coperta. Le tariffe anche in alta stagione sono allettanti per un hotel a quattro stelle, visto che per una notte per due persone il costo di una camera supera di poco i cento euro. Una scelta, però, che non piace ad alcuni rappresentanti di associazioni alberghiere di Levico che in passato si sono lamentati, sostenendo pubblicamente che un hotel di lusso, con prezzi di mercato giusti, attiri una clientela con buona capacità di spesa, creando un immediato volano positivo per tutti. Ma per il Grand Hotel Imperial i conti sono in rosso da anni e al momento si apprende che la massa dei debiti potrebbe sfiorare i 4 milioni di euro. Le istituzioni provinciali e comunali ben conoscono lo stato di salute della struttura di accoglienza diventata «immagine» di Levico Terme e temono anche per la prosecuzione dell’attività. La vicenda parte da lontano. Esattamente da gennaio del 2016, quando la Fidelity Italia srl, gruppo creato dalla tedesca Solutions Holding GmbH ha preso in gestione il lussuoso albergo inaugurato nel 1900 e di proprietà della Patrimonio del Trentino spa. In precedenza, il Grand Hotel Imperial era gestito da un gruppo di albergatori locali che poi non parteciparono al bando per il rinnovo della gestione. Nel lungo elenco di creditori ci sono fornitori e un ente pubblico. Tutta questa situazione preoccupa naturalmente in primis i dipendenti. A Levico le voci dei debiti del Grand Hotel Imperial si susseguono da tempo e c’è preoccupazione anche negli ambienti del turismo, perché ne potrebbe andare del buon nome della struttura e in definitiva di tutta l’offerta levicense. Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti segue da vicino la situazione così come l’assessore provinciale al Turismo, Roberto Failoni. Ma la spinosa questione non è stata toccata quando a Levico Terme la giunta provinciale si è riunita nel palazzo di città, poco più di un mese fa. Failoni aveva ammesso, durante la conferenza stampa post giunta, che la Provincia monitora la vicenda da vicino. Ora il rischio che dietro i banconi della reception del Gran Hotel Imperial possa scomparire la tradizionale ottima accoglienza non è purtroppo da escludere, visti anche i costi di gestione che con il rincaro delle materie prime e delle bollette dell’energia sono esplosi.
L’assessora al turismo del Comune di Levico Monica Moschen sull’argomento è lapidaria: «Le voci si rincorrono da troppo tempo sul Grand Hotel Imperial e seguo la vicenda da vicino. Attendo gli sviluppi. Questo hotel situato nel Parco Asburgico è il fiore all’occhiello di Levico e la chiusura sarebbe una sconfitta per tutti. Auspichiamo che in futuro possa proseguire la sua attività».