Il premio
mercoledì 9 Luglio, 2025
Gli oscar di Coldiretti premiano le mucche autoctone, la birra al siero di bufale e le forest di bambù della Valsugana
di Gabriele Pace
Riconoscimenti a Sergio Zanella (val di Sole), la Troticoltura Feido (valle del Chiese) e la fattoria didattica «L'Arca di Noemi»

Sono stati premiati i vincitori degli Oscar Green 2025 organizzati da Coldiretti Trentino-Alto Adige. Tanti giovani che hanno saputo integrare ambiente, digitalizzazione, energie rinnovabili ed economica circolare. Il presidente regionale di Coldiretti Trentino-Alto Adige Gianluca Barbacovi ha complimentato i ragazzi sottolineando che si celebra «non soltanto il successo di questi giovani imprenditori agricoli, ma anche una visione condivisa: quella di un’agricoltura che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici».
Il delegato Coldiretti Giovani Impresa Trentino-Alto Adige Giampaolo Antoniolli ha voluto sottolineare come «Il premio Oscar Green valorizza le idee imprenditoriali di giovani agricoltori che, con spirito innovativo e attenzione alla sostenibilità, danno nuovo slancio al settore primario che fa da traino a tutti gli altri settori».
Tante le categorie di premi di questo concorso arrivato alla sua diciannovesima edizione, quest’anno all’insegna del tema «Intelligenza Naturale», un rimando a utilizzare le nuove tecnologie in modo consapevole e usarle al servizio della sostenibilità ambientale e sociale.
Campagna amica
Questa categoria premia chi promuove il Made in Italy agroalimentare, la biodiversità agricola e il legame diretto tra agricoltori e cittadini.
Il premio di questa categoria è stato vinto dall’azienda agricola etica «La Lec». L’azienda, nata dal profondo legame con il territorio della val di Sole, è gestita da Sergio Zanella, custode di tradizioni, innovatore sostenibile, e collaboratore de IlT. Le motivazioni della vincita riguardano un allevamento estensivo e rispettoso di razze autoctone, apicoltura naturale e un’economia circolare che valorizza ogni risorsa, dalla lana al letame, costituendo quindi un esempio virtuoso di agricoltura rigenerativa.
Impresa digitale e sostenibile
Questa categoria premia le imprese che operano in modo sostenibile, innovando grazie alla digitalizzazione e valorizzando ogni risorsa, anche quella che normalmente verrebbe scartata. Il premio è andato all’agri-birrificio Guggenbräu per la sua birra Bufalager. Realizzata con orzo e luppolo coltivati in loco, si distingue per l’uso del siero di bufala (scarto della mozzarella) che sostituisce fino al 60% dell’acqua, riducendo gli sprechi e creando un gusto unico. Questa birra speciale è valsa dunque il premio grazie alla sua produzione intelligente, rispettando l’ambiente, tutelando la biodiversità e migliorando il benessere animale.
Coltiviamo insieme
Questa categoria ha premiato un progetto che ha fatto rete, costruendo alleanze tra agricoltura, territorio e comunità. Il premio se lo è aggiudicato «L’Arca di Noemi» (Valle San Felice), un rifugio agricolo e terapeutico dove animali salvati da maltrattamenti e persone fragili trovano cura e rinascita insieme. Noemi, giovane fondatrice, unisce allevamento etico, fattoria didattica e Interventi Assistiti con gli Animali (IAA), creando un luogo di guarigione, educazione e rispetto per la natura.
Agri-influencer
Questa categoria ha premiato chi ha saputo portare la terra dentro lo schermo. Chi coltiva, alleva, raccoglie… e racconta, come «Aneghe Taneghe», un’azienda agricola familiare trentina che alleva e vende carne a filiera chiusa e che si contraddistingue per la sua comunicazione sui social, dove racconta con ironia e verità la vita in stalla e nei campi, unendo radici antiche e linguaggio moderno per ispirare e coinvolgere una comunità sempre più ampia.
+Impresa
Questa categoria premia le aziende agricole che hanno saputo innovare e crescere, con coraggio e visione, creando lavoro, coinvolgendo il territorio e trasformando la terra in valore. L’oscar di questa categoria è andato a «Logical Forest», il progetto in Valsugana di una foresta di bamboo coltivata come simbolo di resilienza e sostenibilità, che diventa spazio di comunità e crescita personale. Non solo agricoltura, ma un ecosistema umano e naturale dove si intrecciano natura, cultura e benessere.
Premio Piero Ghezzi
Istituita quest’anno, la menzione è in ricordo di Piero Ghezzi, un punto di riferimento per Coldiretti Trentino-Alto Adige e, per averne rispecchiato i valori, la menzione è stata ricevuta da «Troticoltura Feido», guidata dai fratelli Mariano e Vittorio, in quanto è molto più di un allevamento: è un presidio ambientale e umano nel cuore del Trentino. Con radici familiari profonde e uno sguardo sostenibile, trasforma le acque pure in valore per il territorio, recuperando ogni risorsa e, soprattutto, ascoltando la comunità.
Alto Adige
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