Ice Rink

venerdì 30 Dicembre, 2022

Giochi olimpici invernali, sul pattinaggio a Piné Failoni prende tempo: «In 15 giorni una decisione»

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La struttura che dovrà ospitare il pattinaggio di velocità su ghiaccio potrebbe costare troppo e i lavori non sono partiti. Torino mette a disposizione l’Oval Lingotto già usato per i precedenti Giochi

Prende tempo l’assessore a Turismo e Sport Roberto Failoni sul futuro dell’Ice Rink di Baselga di Piné, dopo che Torino si è detta disponibile a ospitare il pattinaggio su ghiaccio nel già esistente — e inutilizzato — Oval Lingotto: «Decideremo in una quindicina di giorni, entro i primi dieci giorni di gennaio». E invoca anche «prudenza» l’assessore: «Non è che siamo in competizione con altri territori italiani. In ogni caso — prosegue Failoni, mettendo un poco le mani avanti rispetto all’eventualità che il Piemonte scippi il pattinaggio al Trentino — abbiamo sempre condiviso con il Comitato olimpico internazionale (Cio) l’idea che i prossimi giochi debbano essere all’insegna della sostenibilità ambientale ma anche economica». Insomma, se a conti fatti l’intervento sulla pista pinetana dovesse essere troppo costoso, meglio evitare. Perché i conti sono lievitati, il rialzo dei prezzi dei materiali ha inciso parecchio e da poco più di 50 milioni preventivati si viaggia ora sui 65, e c’è chi crede possa essere ancor più elevata la somma finale.
In più c’è il tema dei tempi: il Cio vorrebbe fosse tutto in dirittura d’arrivo, ma per l’Ice Rink di Piné c’è solo un progetto, e i lavori sono ben lontani dall’essere approntati.
«Una decisione sarà presa nei prossimi giorni», ribadisce l’assessore. Che però aggiunge: «Una cosa è certa, non è che se il pattinaggio di velocità andrà altrove si perderà ogni prospettiva di sviluppo del pattinaggio sull’altipiano». Non entra nel merito Failoni, ma sembra di capire che l’eventuale spostamento a Tornino sarà concesso solo in cambio di un impegno del Cio sul futuro della struttura esistente, il circuito all’aperto. Con la promessa che diventi un centro nazionale e internazionale, che la Federazione sport sul ghiaccio (Fisg) abbia lì una sua presenza stabile. «Per spostare la località olimpica — afferma infatti l’assessore — dobbiamo essere d’accordo noi, il Veneto e anche la Lombardia», e per l’accordo si negozia.
Sul tema interviene però l’opposizione, con il consigliere del Pd Luca Zeni ha ha già scritto un’interrogazione alla giunta provinciale, che sarà depositata nei prossimi giorni: «Per mesi — attacca — ci hanno assicurato che non ci sono problemi, che i Giochi sarebbero stati un importante volano per l’economia del nostro territorio, grazie ai possibili investimenti derivati dal Pnrr. E invece scopriamo che, probabilmente, va tutto a Torino?». Zeni non risparmia feroci critiche al governo di Fugatti: «Improvvisazione, incompetenza ed incapacità — scrive nell’interrogazione — sembrano, ancora una volta, regnare sovrani sulle scelte e le decisioni di questa giunta provinciale, ormai arrivata agli sgoccioli di ogni minima credibilità».