La battaglia delle preferenze

martedì 11 Giugno, 2024

Europee, in Trentino Paccher batte Vannacci. Meloni la più votata, bene anche Mimmo Lucano

di

Sara Ferrari (Pd) la candidata locale più scelta. Alessia Ambrosi (FdI) dietro alla premier

Nelle altre regioni ha travolte tutti i competitor leghisti. Solo nell’autonomo Trentino e in Friuli il generale ha trovato il candidato locale in grado di fermarlo.
Sì, l’effetto Vannacci nella Lega trentina c’è fino a un certo punto: Roberto Paccher stacca il ticket del più votato del Carroccio, con 9.180 voti, mentre l’autore del «Mondo al contrario» si è fermato al 6.687. Un sorpasso che gli vale la medaglia d’argento tra candidati trentini. Al Nord, un fenomeno del genere è riuscito solo in Friuli Venezia Giulia con il sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint. Ma il primo posto assoluto conferma, in Trentino, il trend nazionale: la più «nominata» sulle schede elettorali è Giorgia Meloni, con 21.180 voti.

Seconda, a una manciata di preferenze la trentina Sara Ferrari, con 20.997 (27.408 se si contano quelle esterne al Trentino). In provincia, Ferrari è il traino del Pd: oltre il 42% dei voti al partito guidato da Elly Schlein porta il suo nome. Bonaccini, di gran lunga il più votato nel Nordest è al secondo posto, con 16.487 preferenze. Molto votato anche il padovano Alessandro Zan, estensore del ddl (mai approvato) contro l’omofobia. Tutti gli altri candidati locali son molto sotto quota diecimila. Compresa Alessia Ambrosi, la candidata locala più votata di Fratelli d’Italia: per lei 6.391 preferenze (è la quarta più votata), più altre ottomila prese nel resto della circoscrizione (in particolare in provincia di Verona).

Tra i più votati in provincia, c’è anche Herbert Dorfmann (Svp), che in Trentino prende 8.116 voti, quasi un decimo delle 82.426 preferenze ottenute grazie al plebiscito in Alto Adige; 1.287 le preferenze l’esponente Patt Roberta Bergamo. Quarto trentino più votato, Mario Raffaelli di Azione, che arriva a quota 3.134, più che doppiando il capolista Carlo Calenda. In Alleanza Verdi Sinistra, quarto partito a livello provinciale, Mimmo Lucano, riconfermato sindaco di Riace, supera con 2.286 preferenze il trentino Alessandro Franceschini (2.098). mentre Francesca Caprini è quinta dopo la veneta Cristina Guarda e l’altoatesina Brigitte Foppa, ma sopra quota mille (1.031). Forza Italia vede il segretario nazionale Antonio Tajani primo e quello veneto, Flavio Tosi, al secondo posto: solo terzo (e lontano) il laivesano Matteo Gazzini. Poche preferenze nel Movimento 5 Selle, in cui si distingue il bolzanino Diego Nicolini (994 preferenze), seguito dall’eurodeputata uscente, la reggiana Sabrina Pignedoli. Tra le liste sotto il 4%, si nota la performance dell’avvocato Flavio Valcanover, con 953 preferenze ottenute con Stati Uniti d’Europa. Michele Santoro guida, con 2.283 voti, la «sua» Pace, Terra e Dignità (seconda la trentina Valeria Allocati, 650 voti), mentre nel listone Libertà si distingye la no-vax Sara Cunial: 532 persone hanno scirtto il suo nome. In coda, Alternativa Popolare vede 77 preferenze per il leader nazionale Stefano Bandecchi, sindaco di Terni.