Bollette

martedì 8 Novembre, 2022

Dolomiti Energia fa dietrofront, la società ripristina i vecchi contratti e rimborsa i clienti

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Decisivo il provvedimento dell'Autorità garante, ma se da una parte l'azienda si adegua dall'altra valuta un ricorso contro Agcm

Dolomiti Energia spa (De) inverte la rotta dopo la frenata imposta dall’Antitrust alle modifiche unilaterali dei contratti a tariffe fisse. E ai singoli clienti, in una comunicazione inviata ieri, riferisce tre disposizioni. Da un lato, il ripristino delle condizioni contrattuali applicate prima del 10 agosto. Dall’altro il rimborso, nella prima bolletta utile, degli extra pagati a causa della . La società si adegua così al diktat dell’Agcm. Ma rimane ferma nell’intenzione – già ventilata – di fare ricorso contro il provvedimento dell’autorità garante della concorrenza e del mercato.
La strigliata dell’Antitrust è datata 27 ottobre. Ma occorre riavvolgere il nastro fino all’estate per spiegarne i preamboli. Ovvero al momento in cui Dolomiti Energia ha comunicato a una fetta importante di clienti con contratti di fornitura energetica fissi l’aumento dei prezzi per le utenze di elettricità e gas a partire dal mese di settembre. Questo poco prima del 10 agosto, data dell’entrata in vigore del «Decreto aiuti bis», che faceva divieto di modifiche al prezzo delle forniture energetiche.
L’intervento dell’Antitrust si è tradotto in un’istruttoria che inquadrava come «pratiche commerciali scorrette» quelle intraprese dalla società senza il confronto con i consumatori. L’autorità ha deciso di procedere con «la sospensione provvisoria, fino al 30 aprile 2023, dell’attuazione delle nuove condizioni economiche di fornitura di energia elettrica e gas naturale, già comunicate ma non ancora applicate e perfezionate alla data del 10 agosto 2022».
Nemmeno due settimane più tardi, Dolomiti Energia si adegua al provvedimento. E cancella le modifiche introdotte. Il dietrofront serve a scongiurare la sanzione dell’Antitrust, che potrebbe costare fino a 5 milioni. Una cifra non indifferente nel tetris dei conti che la società si trova a gestire.
«Abbiamo sospeso l’applicazione al suo contratto delle condizioni economiche da ultimo comunicate, ripristinando provvisoriamente l’applicazione delle precedenti condizioni economiche», riporta la comunicazione arrivata ai clienti nella giornata di ieri.
Sono in molti i consumatori che da settembre hanno visto i propri accordi fissi adattarsi alla decisione della società trentina. Contratti che garantivano in bolletta cifre meno suscettibili ai rincari dell’energia, ma imponevano alla multiutility di vendere elettricità e gas a prezzi enormemente svantaggiosi. Una combinazione avversa nell’attuale contesto di mercato, caratterizzato dalla volatilità dei prezzi. Da qui le modifiche unilaterali che l’Antitrust ha ritenuto illegittime.
Ora la società annuncia ai clienti non solo un passo indietro sulla decisione presa, ma fa sapere che rimborserà nella prossima bolletta l’extra pagato dagli utenti a causa della modifica apportata ai contratti fissi. «Pur non richiesto dall’Agcm – si legge nella mail – qualora le fossero già stati fatturati consumi sulla base delle nuove condizioni economiche, provvederemo al conguaglio degli importi corrisposti nella prima bolletta utile».
Resta un punto su cui la società non intende arretrare, ossia la convinzione «di aver agito correttamente, applicando, dopo attenti approfondimenti giuridici, una normativa che presenta aspetti di particolare complessità e ambiguità interpretativa». Ed è proprio questa la ragione che porta la multiutility a valutare «la possibilità di proporre ricorso avverso al provvedimento dell’Agcom». Un’ipotesi che De si era detta disposta a valutare già all’indomani della notifica del procedimento dell’Antitrust.