la storia

martedì 2 Aprile, 2024

Di giorno barista al bocciodromo di Pergine, nel tempo libero scrittrice. La «doppia vita» di Susi Andreatta

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La scrittrice viaggia nel tempo tra una Valsugana medievale (nella saga «Le figlie di Adrian») e quella più cupa post-apocalittica in cui ogni cosa è divorata dal ghiaccio (nella saga «Il mondo di ghiaccio»)

Di giorno barista presso il bar trattoria al bocciodromo di Pergine, che gestisce con il marito Nicola, nel tempo libero scrittrice. È questa la «doppia vita» di Susi Andreatta. Classe 1971, ha all’attivo ben dodici libri (due pentalogie e due libri singoli) tutti accomunati dal fil rouge dell’ambientazione: il Trentino e in particolar modo la Valsugana. Con le sue storie, la scrittrice, ci prende per mano facendoci viaggiare nel tempo tra una Pergine medievale (nella saga «Le figlie di Adrian») e quella più cupa post-apocalittica in cui ogni cosa è divorata dal ghiaccio (nella saga «Il mondo di ghiaccio»). In mezzo altri due libri, tra cui un thriller. Una passione nata dopo una delusione scolastica, come racconta la stessa autrice. «È abbastanza strano – racconta ridendo – perché ero al primo anno di ragioneria e sono stata rimandata in italiano e storia. Così in estate, ripensando al mio fallimento, ho cominciato a leggere. L’anno successivo i miei voti migliorarono decisamente». Una storia di rivalsa, dunque. Era il 2006 quando durante una giornata nevosa di gennaio comincia a scrivere il suo primo romanzo e da quel giorno non si è più fermata, facendo volare l’immaginazione a favore dei lettori. «Mi ispiro alle scrittrici del secolo scorso, alle loro storie d’amore molto appassionate. Lo faccio con il mio stile, in una forma più moderna». Un linguaggio semplice e diretto adatto ad un pubblico giovane che spesso non è abituato alla lettura. Emblematica di questo stile è la saga «Il mondo di ghiaccio», la sua ultima fatica, che propone un’espressione diversa dal classico romanzo. «È adatto ai ragazzi: avvincente, a tratti forte, molto discorsivo, veloce. Sono orgogliosa di quest’aspetto. Potrebbe sembrare quasi più un copione di un film che un libro». La voglia e l’ispirazione di raccontare storie è ancora molta, anche se Susi ammette d’aver bisogno di un periodo di pausa. In attesa di un suo ritorno sulla scena letteraria locale, l’autrice aspetta appassionati e curiosi al bocciodromo del Parco della Pace dove ha allestito un salottino dov’è possibile sfogliare la sua bibliografia e chiacchierare con l’autrice.