La storia
mercoledì 14 Maggio, 2025
Da Roma a Giovo per raccontare (nei social) la montagna: il cambio vita di Valeria e Nicolò. «Ora sogniamo una struttura ricettiva»
di Elisa Salvi
Il 17 maggio saranno anche al Salone del Libro di Torino a presentare «Sogni in spalla: dai sanpietrini ai sentieri delle Dolomiti», la loro prima pubblicazione

Hanno acquistato, a Roma, un biglietto di sola andata per il Trentino Alto Adige. Hanno scommesso in una vita a centinaia di chilometri da famiglia e amici e hanno «vinto». Valeria Busbani, 23 anni, e Nicolò Brandolini, 25 anni, si sono trasferiti tre anni e mezzo fa in Trentino da Frascati, lei, e Monte Porzio Catone, lui, ai Castelli Romani dove sono cresciuti. Da un paio d’anni questi ragazzi, simpatici e solari, abitano a Giovo in Val di Cembra e sono testimonial entusiasti della qualità della vita e delle opportunità lavorative offerte dal territorio. Un’esperienza narrata, tra reel e stories, nei loro account social Instagram (@_nicoandvaleria_ che conta 104 mila follower) e Tik Tok.
Ma è proprio quando iniziano ad alternare i post delle escursioni del weekend sulle Dolomiti con quelli dedicati al loro trasferimento (costi compresi), che i follower crescono vertiginosamente, così come i commenti e le richieste di informazioni. Perché per molti il Trentino non è solo una meta di vacanze estive e invernali, ma un vero e proprio Eden dove, possibilmente, vivere tutto l’anno. Di questo sono convinti Valeria e Nicolò, esempio lampante di come, con determinazione e un pizzico di follia, cambiare vita sia alla portata di molti. E fa piacere che questi giovani si sentano tanto ben accolti in Trentino.
Per meglio spiegare la loro avventura, Valeria e Nicolò il 17 maggio saranno anche al Salone del Libro di Torino a presentare «Sogni in spalla: dai sanpietrini ai sentieri delle Dolomiti», la loro prima pubblicazione. «Chi l’avrebbe mai detto che avremmo scritto la nostra storia? È stata un’occasione per ripercorrere il nostro percorso, ricordando anche le sensazioni delle prime escursioni sulle Dolomiti». Il libro, infatti, si divide in sezioni: la vita a Roma, il «salto nel vuoto» con la decisione di trasferirsi e le sfide affrontate e, infine, gli itinerari e i consigli per raggiungere i luoghi conosciuti nel primo anno da residenti in Trentino.
Questi due ragazzi mostrano il lato vulcanico della «Gen-Z» e ricevono ogni giorno messaggi da chi vorrebbe vivere in Trentino. Valeria e Nicolò rispondono con spontaneità, condividendo la loro storia. I due stanno assieme da sette anni – galeotto fu Instagram, che li ha fatti – e di professione sono geometra e contabile. «Era tutto complicato a Roma, più di un’ora per andare al lavoro». Così Nicolò, che nel frattempo si appassiona all’editing video, accarezza sempre più l’idea di seguire le orme di uno dei suoi fratelli maggiori e di trasferirsi a Treviso, dove tenta anche un concorso.
Ma è dopo una vacanza da un cugino che vive, per alcuni mesi, in Valle dei Laghi, che scocca l’amore a prima vista per il Trentino: «Quando abbiamo visto quei posti e il Garda circondato dalle montagne, siamo rimasti senza fiato e abbiamo deciso di trasferirci». Nicolò, così, rispolvera le sue esperienze di scout, mentre Valeria, che prima di allora non era mai stata in montagna, si appassiona al trekking.
Intanto, si preparano alla nuova vita: «Ogni settimana dal venerdì alla domenica raggiungevamo Pietramurata, dove affittavamo una casa. Sfruttavamo i week end per mandare curriculum, fare colloqui e tante escursioni».
Nel giro di tre mesi, Nicolò ottiene il primo contratto di lavoro ed entrambi partono con tutti i loro risparmi. Nicolò lavora per oltre un anno a Lavis come tecnico di cantiere nel settore dell’asfalto, poi cambia per un’azienda del fotovoltaico a Spini, dove è geometra. Valeria trova impiego a Trento, poi a Egna, fino ad approdare un anno fa a Bolzano, in una confederazione. «Qui c’è un mercato del lavoro dinamico e le aziende investono molto sui giovani, non c’è paragone con Roma». Nessuna difficoltà, quindi, a inserirsi in un nuovo contesto: «Arrivando in un posto nuovo, bisogna adattarsi un po’, ma qui abbiamo incontrato tante persone gentili e affidabili che ci hanno aiutato. Dopo alcuni traslochi, abbiamo anche trovato casa grazie al passaparola tra colleghi. Ecco perché smentiamo la nomea dei trentini “chiusi”».
Valeria e Nicolò non riescono proprio a trovare difetti alla loro nuova vita. «Qualche amico di Roma, che è venuto a trovarci, ha sofferto il fatto che la sera non c’è molto da fare. Ma a noi non importa, perché ci piace svegliarci presto per andare in montagna con il nostro cane Yuki».
«Il nostro sogno a lungo termine è avere una struttura ricettiva e accompagnare gli ospiti in trekking e attività sul territorio. I prezzi degli immobili, però, sono proibitivi, perciò non escludiamo di mettere prima in piedi una società di marketing in campo turistico». Mentre pianificano i prossimi passi, con il loro esempio, fanno proseliti: una coppia conosciuta durante un loro trekking di gruppo si è appena trasferita in Val di Cembra. E preparano il loro sito: «Stiamo per pubblicarlo e avrà consigli sui trekking dolomitici e una sezione dedicata alle consulenze per chi vuole trasferirsi da queste parti».