Val di Non

domenica 20 Novembre, 2022

Colpito da un infarto mentre va a caccia con il figlio: morto il sindaco di Bresimo. Il suo vice: «Stava rilanciando il paese con il turismo: non voleva che si spegnesse»

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Sabato pomeriggio l'uomo, Giuliano Pozzatti, geometra di 72 anni, era uscito per una battuta di caccia. Il figlio non l'ha visto tornare. Il vicesindaco: «Porteremo avanti i suoi progetti»

Era uscito con il figlio per una battuta di caccia. Poi, una volta nel bosco, i due si sono divisi. Si sarebbero dovuti rincontrare alla macchina. Ma il padre non è più tornato. Il suo corpo è stato ritrovato qualche ora più tardi, intorno alle 22 di sabato sera. Era riverso a terra. Un infarto gli aveva stroncato la vita. L’uomo, Giuliano Pozzatti, 72 anni, era il sindaco di Bresimo, piccolo comune di 250 anime in Val di Non. «Stava cercando di rilanciare il paese con il turismo: non voleva che si spegnesse. Porteremo avanti i progetti avviati», racconta commosso il vicesindaco, Ivan Dalla Torre.
Pozzatti era stato eletto sindaco nel 2020 alla guida di una lista civica. In passato era stato consigliere comunale, ma mai sindaco. Per lui era la prima esperienza in assoluto. «Abbiamo scelto Giuliano come candidato perché conosce tutto di Bresimo. Aveva amore per questo paese – dice il suo vice alternando i tempi verbali con emozione, dal presente al passato – Nonostante non fosse ancora in pensione, era riuscito a ritagliarsi uno spazio per fare il sindaco. Ogni giorno era in Comune, almeno 3-4 ore al giorno». Di professione Pozzatti era geometra. Aveva un suo studio tecnico a Cles, dove abitava con la famiglia.
Sabato pomeriggio, dopo pranzo, era andato a caccia con il figlio Massimo e un amico del ragazzo. Al solito posto: sopra l’abitato di Bresimo. Durante la battuta di caccia si sono divisi per raggiungere due postazioni diverse. Il figlio e l’amico sono andati da una parte, il padre da un’altra. Si erano dati appuntamento un paio d’ore dopo alla macchina. Ma al calare del buio, intorno alle 17, il settantaduenne non era ancora rientrato. I due ragazzi, in preda all’agitazione, hanno cominciato a cercarlo nei pressi della sua postazione di caccia. Di lui, però, non c’era nessuna traccia. Così sono scesi in paese e hanno chiamato i pompieri di Bresimo e altri cacciatori del posto. «Nel frattempo – racconta il vicesindaco – gli operatori del soccorso alpino e i vigili del fuoco volontari della zona si sono organizzati. Anch’io sono cacciatore, ci siamo messi vicini ai comandanti perché conosciamo bene il bosco. A 20 metri dalla postazione abbiamo trovato il primo capo di cervo che aveva abbattuto e poi a 200 metri il suo corpo». L’uomo è stato trovato a terra con tutta l’attrezzatura accanto, nei pressi di malga Binasia, senza segni di caduta. I carabinieri hanno escluso l’incidente di caccia. L’uomo sarebbe stato colpito da un infarto.
«Lo conosco da quarant’anni – sussurra Dalla Torre – Era una persona buona e aveva rapporti con tutti. Era davvero il sindaco di tutti. In questi ultimi anni stava cercando di sviluppare il suo interesse per il paese. Voleva rilanciarlo con il turismo. Abbiamo alcuni progetti già avviati. Non voleva che il suo paese si spegnesse». La notizia della sua morte ha lasciato l’intera comunità senza parole. Pozzatti lascia la moglie, i due figli e i due nipotini.