il caso

sabato 23 Settembre, 2023

Caso Mr Rain, la presidente del Santa Chiara: «Accordo già firmato con Edg ad agosto»

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Domani alla Trentino Music Arena il concerto che negli ultimi giorni ha fatto molto discutere

La vicenda legata al finanziamento pubblico per il concerto di Mr Rain si complica ogni giorno che passa, assumendo contorni sempre più inusuali. L’ultima clamorosa novità è che il contratto da 800mila euro tra il Centro servizi culturali santa chiara e Edg spettacoli è stato firmato già ad agosto, prima ancora che ci fossero le risorse, ma andiamo con ordine. Ieri si è tenuto il Cda del Centro che avrebbe dovuto ratificare l’affidamento di 800mila euro (recuperati venerdì scorso con una delibera dalla Provincia) a Edg spettacoli per la copertura dei costi dei concerti di luglio e agosto (per cui erano già stati stanziati 250mila euro) e dell’evento di settembre. Ma quello che nelle intenzioni del direttore del Centro Ongaro, e della vicepresidente facente funzioni Sandra Matuella, doveva essere un semplice passaggio formale ha subito uno stop. I dettagli non sono chiari, dopo le dimissioni del presidente Sergio Divina i membri del cda sono quattro, due di nomina provinciale e uno ciascuno per i comuni di Trento e Rovereto. Magari qualche membro ha sollevato perplessità di fronte a un affidamento diretto di quasi un milione di euro e la maggioranza è davvero risicata. Di sicuro sono stati i revisori dei conti, che devono esprimere un parere tecnico amministrativo sull’operazione, ad affermare che non avevano tutta la documentazione necessaria a pronunciarsi. Fatto sta che la decisione è stata rimandata a giovedì prossimo. E come fa Edg spettacoli? Il cui concerto con Mr Rain è in programma dopodomani? Forse a dare sicurezza all’agenzia è un altro elemento clamoroso emerso in giornata: il contratto, dal valore di 800mila euro, è già stato sottoscritto. Sul testo c’è la firma di Sandra Matuella, vicepresidente facente funzioni, e l’accordo risale ad agosto. Ben prima quindi della delibera provinciale che ha recuperato le risorse o del Cda che avrebbe dovuto stabilire se il finanziamento fosse congruo o meno. Come ha fatto la vicepresidente a garantire ad agosto queste risorse se nemmeno erano state messe nei bilanci del Centro? Forse ha avuto garanzie direttamente da piazza Dante. Si tratta di una procedura decisamente non da manuale che espone Edg al rischio di non vedersi corrisposto quanto pattuito, ma anche Sandra Matuella a quello di dover rispondere della cifra in prima persona, qualora il Cda non approvasse il finanziamento, essendo sua la firma sul contratto. Magari la faccenda si risolverà nella prossima riunione del Cda prevista per giovedì prossimo. Anche a luglio ci furono screzi, ma alla fine una quadra fu trovata. Allora però si parlava di 250mila euro e il Cda ebbe la possibilità di entrare nel merito dell’evento. Questa volta il processo è stato ancora meno ortodosso, sia per la cifra, sia perché al consiglio di amministrazione viene di fatto chiesto di ratificare quanto già deciso in altra sede e da altre persone. C’era a quella seduta di luglio, ma solo per salutare dopo aver rassegnato le sue dimissioni, l’ex presidente e ora candidato governatore Sergio Divina. «Finché ci sono stato io abbiamo fatto cose lineari. Se avrei mai firmato un contratto prima di avere la disponibilità dei fondi? Per fortuna mi sono dimesso prima e non mi sono trovato nella posizione di dover fare una decisione in merito. Posso dire però di non aver mai ricevuto pressioni durante il mio mandato, anche perché non avrebbero funzionato». Sulla vicenda sono intervenuti anche altri esponenti politici. «Ma dove sta andando il Trentino? – si chiede il consigliere provinciale Ugo Rossi – Invece di alzare l’importo dell’assegno di cura per le persone invalide, anziane, non autosufficienti si spendono 800 mila euro per pagare un concerto di un cantante!». «Non è bastato il flop del Lovefest – scrive il candidato di Azione Masimiliano Mazzarella – Che ha portato a incassare solo 30.000 euro per gli alluvionati dell’Emilia a fronte di circa 500.000 di investimenti pubblici. Ora perseverano in questa politica di sperpero alla faccia di tutte le persone che hanno veramente bisogno in Trentino».