martedì 15 Agosto, 2023
Campiglio, addio a Ruppert: albergatore e campione mancato di sci
di Paolo Bisti
Se n'è andato Fritz Ruppert, protagonista del turismo. Da giovane aveva iniziato la carriera agonistica di sci alpino, ma fu fermato dai medici a causa di un problema cardiaco

Se n’è andato Fritz Ruppert, e con lui Madonna di Campiglio perde una delle sue figure di riferimento per la sua storia.
Nato nel 1936 proprio a Campiglio (nella Villa Maria, al tempo dependance dell’hotel Des Alpes dove il padre lavorava già dal 1923 come barbiere chiamato dal proprietario Oesterreicher), da giovane Fritz Ruppert intraprende la carriera agonistica nello sci alpino vincendo due volte il titolo di campione italiano juniores in speciale (1953 e 1954), prima di essere costretto a un lungo periodo di inattività per problemi cardiaci. Fa comunque anche in tempo a classificarsi al diciannovesimo posto nella 3Tre 1957.
In seguito il suo impegno è dedicato completamente al mondo del turismo; per lungo tempo albergatore (proprietario con la moglie Pia dell’hotel St. Hubertus e del rifugio del lago delle Malghette, poi della Casa del Campo a Campo Carlo Magno), presidente negli anni Settanta della locale Azienda Autonoma di Soggiorno, Fritz ha sempre amato il suo paese, partecipando fattivamente e con garbo alla vita sociale. Il suo modello di turismo montano è sempre stato quello austriaco e svizzero, che ha cercato di declinare in Val Rendena mille volte proponendo innumerevoli idee.
Chi lo ha conosciuto ha potuto condividere il suo entusiasmo per progetti importanti, dal sogno irrealizzato del collegamento ferroviario a quello invece quasi realizzato, sia pur per un istante sempre negli anni Settanta, di un piccolo aeroporto turistico. Purtroppo la sua voce è rimasta comunque troppe volte inascoltata. Da oggi Madonna di Campiglio è un po’ più povera.
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