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sabato 24 Maggio, 2025
Aquila Basket, oggi serve un’impresa. La carica di Cale: «Faremo tutto il possibile per arrivare a giocare gara 5»
di Stefano Frigo
Alle 18 al Forum di Assago i bianconeri saranno nuovamente ospiti di quell’Olimpia Milano

«Abbiamo ancora una possibilità per tenere aperta la serie e faremo tutto il possibile per arrivare a giocare gara 5 ancora una volta in casa nostra». Myles Cale ha le idee chiarissime a proposito di quello che l’Aquila Basket dovrà fare per non concludere oggi la propria stagione, comunque assolutamente positiva. Ma facciamo un attimo il punto della situazione.
Alle 18 al Forum di Assago i bianconeri saranno nuovamente ospiti di quell’Olimpia Milano che giovedì in gara 3 ha letteralmente spazzato via capitan Toto Forray e compagni portandosi sul 2 a 1 e che quindi ha ora la possibilità vincendo di conquistare il pass per la semifinale. I biancorossi si sono imposti 107-79 dopo un secondo tempo giocato al limite della perfezione, sfruttando anche la serata tutt’altro che brillante della Dolomiti Energia.
Come non bastasse, bisogna anche aggiungere l’ennesimo infortunio che ha colpito il club di via Adalberto Libera, già privo di Andrea Pecchia (forse oggi riuscirà a mettere piede sul parquet per qualche minuto) e di Eigirdas Zukauskas (definitivamente ko per la frattura esposta della clavicola della spalla destra). Denis Badalau infatti è stato costretto a uscire dal campo sorretto dai compagni durante il terzo quarto dopo esseri procurato una distorsione alla caviglia.
«Diciamo che non è un periodo molto fortunato per noi ma questo non significa che ci consideriamo già sconfitti – riprende Cale -. Tranne giovedì, in tutte le altre 5 sfide stagionali con Milano ce la siamo sempre giocata alla pari, si tratta quindi di tornare a proporre quel tipo di gioco che poi è parte integrante della nostra identità. Senza una difesa asfissiante è del tutto fisiologico che il talento dei giocatori dell’Olimpia emerga con prepotenza. Ecco, dobbiamo ripartire dalla durezza fisica e mentale quando non abbiamo la palla in mano».
Nonostante tutto, la serata di gara 3 ha riservato anche una di quelle che storie che si vorrebbero sentire più spesso. Infatti proprio 48 ore fa ha esordito in prima squadra con Trento Almami Sylla, un ragazzo con una storia straordinaria alle spalle. Almami è nato in Mali il 23 agosto 2005 e da sempre ha sognato di diventare un giocatore di basket. Prima della pandemia, una persona da Belgrado – una sorta di agente – ha contattato Massimiliano De Santis, allenatore della Scuola Basket Diego Bologna a La Spezia (parte del progetto Dolomiti Energia Basketball Academy), per segnalargli un giovane talento alto 204 cm. Sono quindi iniziati i primi contatti telefonici, ma con l’arrivo del Covid-19 tutto si è bloccato.
Nonostante le difficoltà, Almami non si è arreso: è rimasto in contatto con l’agente serbo e, appena possibile, ha provato a raggiungerlo. Ha tentato più volte di volare dal Mali a Belgrado, ma venendo respinto. Ha quindi raggiunto il Senegal, dove ha vissuto in condizioni molto complicate, e da lì è riuscito infine ad arrivare a Belgrado. Purtroppo, però, non ha trovato l’accoglienza né le opportunità sperate. Si è spostato in Kosovo, dove finalmente è riuscito a giocare, ma a livello amatoriale: due allenamenti a settimana e partite di bassa categoria. Non il basket che aveva sognato. Ha così deciso di partire verso l’Italia. Dopo un lungo viaggio tra treni, autobus e tratti a piedi, è arrivato a Milano nel febbraio 2024. Con sé aveva solo il telefono e un caricabatterie. Conservava ancora quel numero di telefono: quello di Massimiliano De Santis. Lo ha quindi chiamato. De Santis ha risposto e chiedendogli: «Come va in Mali?». Sylla ha risposto: «Sono a Milano».
De Santis lo ha quindi raggiunto portandolo con sé a La Spezia. Qui è iniziata la nuova svolta. De Santis ha contattato Marco Crespi, direttore della Academy, e gli ha proposto di vedere il ragazzo. Crespi, colpito da un video di allenamento e affascinato dalla storia, lo ha invitato subito a Trento. Almami ha quindi trascorso quattro giorni a Trento: si è subito fatto notare, per qualità atletiche, ma soprattutto per le sue doti umane. Marco Crespi, insieme al direttore sportivo Rudy Gaddo e al direttore generale Andrea Nardelli, ha così deciso di accoglierlo nel mondo bianconero.
Dallo scorso 16 agosto Almami Barry Sylla vive a Trento, si allena con l’Under 19 e la Serie A, e gioca in doppio tesseramento in DR1 con il Junior Basket Rovereto. Per la prima volta, Almami è andato in panchina in Gara 2 e, nel quarto periodo di Gara 3, a 2’19” dalla fine, ha fatto il suo esordio ufficiale in Serie A.