L'intervista

domenica 6 Luglio, 2025

Aquila Basket, Nardelli: «Con un nuovo palazzetto più appeal e incassi più alti. Ford e Pecchia? Noi avremmo confermato tutti»

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Il gm dell’Aquila: «Per alzare l’asticella servono 9 milioni»

Mettere da parte il prima possibile quelle 10-12 vittorie che solitamente assicurano la permanenza in categoria. Questo sarà l’obiettivo primario dell’Aquila Basket che si appresta a iniziare una sorta di anno zero dopo una stagione che è andata ampiamente al di sopra di ogni più rosea aspettativa. «Non si tratta di voler mantenere il profilo basso per chissà quale strana logica, semplicemente è la realtà – spiega Andrea Nardelli, general manager dei bianconeri –. Siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà che ci attenderanno e le affronteremo con il giusto spirito, sono certo che i nostri tifosi capiranno la situazione».
A dire il vero non sono mancate le critiche dopo le cessioni di Jordan Ford a Trapani e Andrea Pecchia a Tortona, due club che non si può certo dire rappresentino – almeno per il momento – un salto di qualità così importante dal punto di vista competitivo.
«Credo sia arrivato il momento di fare chiarezza. Fosse dipeso da noi avremo tenuto e confermato tutti gli elementi del roster della stagione 2024-2025, tra l’altro diversi giocatori erano legati al club da contratti che sarebbero scaduti non certo lo scorso 30 giugno. Poi però, entrano in gioco altre dinamiche che possono essere di carattere economico o di legittima ambizione di voler provare a mettersi in gioco su palcoscenici sportivamente più importanti. Lungi da me commentare le singole scelte degli atleti, noi però il passo più lungo della gamba non possiamo e non vogliamo farlo. Ringrazio di cuore chi ci ha permesso di essere protagonisti di un’annata sensazionale e giro pagina».
Fermiamoci a quello che è il vulnus del discorso: su che budget potete contare attualmente e che eventuali sviluppi potrebbero esserci nel futuro prossimo?
«Al momento oscilliamo intorno ai 6 milioni, 6 milioni e mezzo di euro. Credo si tratti dell’undicesimo, dodicesimo budget del campionato e quindi va da sé che per noi ottenere la salvezza dovrà essere il traguardo principale. Da diverso tempo riusciamo ad incrementare con costanza del 5-10 percento ogni anno la cifra a nostra disposizione – e di questo si badi bene siamo molto soddisfatti – ma il vero salto di qualità è altro».
Ovvero?
«Per alzare davvero l’asticella bisognerebbe raggiungere quota 8/9 milioni, inutile girarci troppo attorno. La serie A racconta questa realtà. Per arrivarci vedo tre possibili scenari. L’entrata in scena di un mecenate che si innamori della nostra realtà, l’interessamento di un fondo estero oppure lo sviluppo attraverso dinamiche infrastrutturali. Mi spiego meglio: se davvero sarà costruito un nuovo palazzetto multifunzionale, le possibilità di incasso e di appeal aumenterebbero senza ombra di dubbio. Nel caso nessuna di queste tre ipotesi dovesse concretizzarsi, ogni stagione ci presenteremo ai nastri di partenza per provare a rimanere in serie A, con conseguenti rischi e pericoli sportivi annessi e connessi».
Tornando al basket giocato, che tipo di roster state cercando di costruire?
«Intanto posso ufficializzare il fatto che sceglieremo la formula del sei più sei. Una decisione che è figlia di quanto sta dicendo un mercato in cui i giocatori italiani di valore sono sempre più difficili da trovare e quindi il loro valore è in continuo aumento. Proseguiremo con la nostra filosofia di puntare concretamente sulla linea verde, non dobbiamo dimenticare che l’under 19 ha chiuso il campionato al secondo posto mentre l’under 17 si è laureata campione d’Italia. Ecco, cerchiamo di apprezzare appieno quanto il club sta facendo a 360 gradi senza cadere nell’errore di dare per scontate troppe situazioni».
Immaginiamo sarete presenti alla Summer League che sta prendendo il via proprio in questi giorni a Salt Lake City.
«Certo, il nostro direttore sportivo Rudy Gaddo non mancherà. Non so però se eventuali novità sul fronte delle facce nuove arriveranno a breve, non siamo certo una realtà che può permettersi di mettere sul piatto le offerte economiche più alte. Dovremo avere tutti quanti pazienza, il prossimo sarà un anno zero da cui ripartire per poi provare a toglierci quelle soddisfazioni che tutti noi abbiamo avuto negli ultimi mesi. D’altra parte lo scorso agosto chi avrebbe pensato che Quinn Ellis e Saliou Niang sarebbero potuti crescere così tanto?».”