Il bilancio

lunedì 21 Novembre, 2022

Agraria, qualità prima di tutto

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L’assemblea dei soci ha rinnovato il direttivo e reso noti i numeri: +21% del punto vendita di Riva, uva e olive poche, «ma la resa è ottima»

Riva «Nonostante» è stata la parola chiave, nel corso dell’assemblea dei soci dell’Agraria di Riva del Garda, che si è tenuta ieri pomeriggio al Palacongressi. Un’occasione – oltre che per rinnovare il direttivo – anche per fare il bilancio delle produzioni per il 2021 e per quanto possibile riferire oggi dell’anno in corso.
«Nonostante una speculazione impressionante delle risorse – combustibili e alimentari – che hanno fatto impennare i costi di qualsiasi bene; nonostante la guerra in Ucraina; nonostante alcune situazioni piuttosto estreme lo scorso anno, come una minore produzione di uve al -17%, e un’annata olivicola pessima con una scarsità di produzione, -80% – ha detto il presidente di Agraria, Giorgio Planchestainer – nonostante tutto, si può dire che negli ultimi anni Agraria Riva del Garda è sempre riuscita a mantenere un buon bilancio con ottimi risultati del fatturato di vendita, anche in annate difficili date o dalla produzione o da situazioni esterne non favorevoli». Si tratta, assicurano, del sistema Agraria, costruito sulla qualità delle lavorazioni sia interne che dei soci.
Scarse risorse, buone vendite
La buona qualità dei vini, è emerso in sede di assemblea, seppur con un conferito minore dell’anno precedente, ha comunque portato valore nelle vendite di vino all’ingrosso. Sia in negozio che verso l’esterno c’è stato uno sviluppo positivo. Il punto vendita La Corte del Tipico, a Riva, ha fatto il botto con un +21%, fatturando 4.246.256 euro.
Inoltre, la vendita online iniziata l’anno scorso, per il mercato di Italia e Germania, ha fatturato oltre 96 mila euro. Non solo: l’apertura della nuova area degustazione ha da subito riscosso un grande successo tra la clientela. La Galleria del Gusto, così si chiama la nuova area, ha anche l’obiettivo di preparare il personale e affinare le tecniche di accoglienza in previsione futura.
Il fatturato 2021, ha detto il presidente, è inferiore all’anno precedente, ma la flessione è minima: 12.388.451 euro contro i 13.244.615 del 2020. E ancora nonostante questi dati, e nonostante la flessione del conferito della vendemmia (31mila quintali e mezzo contro i quasi 38 mila del 2020), i soci sono stati remunerati senza scostamenti rispetto agli anni precedenti.
Uva e cantina
Quest’anno la produzione di uva ha toccato il +35%, mentre, nel 2021, tre grosse grandinate e il forte vento avevano abbattuto la quantità della produzione. «In compenso, – ha detto il presidente – la buona gestione e cura dei soci e le attente lavorazioni in Cantina hanno limitato i danni. Si è trattato di una vendemmia difficile, in cui si è reso necessario un grande impegno di selezione e di programmazione della vendemmia, ma i risultati hanno valso poi lo sforzo fatto». Lo sforzo ha pagato in termini di qualità con prestigiosi riconoscimenti e apprezzamenti nazionali ed internazionali ottenuti, a livello locale, «ma anche in Paesi lontani su traino del nostro olio».
Nel 2022 «il caldo e la siccità estiva sono stati contrastati con un corretto utilizzo dell’irrigazione, e la programmazione della vendemmia ci ha permesso di produrre dei vini che fin dai primi assaggi esterni hanno ottenuto giudizi ampiamente positivi. Possiamo dirci, quindi, fiduciosi per le prospettive di mercato dei nostri vini, anche se in questo periodo risulta molto difficile fare previsioni. Si tratta in ogni caso di un’ulteriore conferma dell’operato generale della cooperativa, che deve però essere d’incentivo a fare ancora meglio».
Olive e frantoio
Record negativo per la raccolta dell’oliva nel 2021. Poco ma buono, hanno dichiarato in assemblea. «Ciononostante, – ha detto Planchestainer – la qualità del poco olio ottenuto è stata molto apprezzata e ha conseguito i consueti premi, tra questi cito il decimo anno consecutivo per il massimo riconoscimento del Gambero Rosso, ovvero le 3 foglie».
La clientela del frantoio è in costante aumento, dicono da Agraria, nonostante gli aumenti delle moliture, «che abbiamo dovuto imporre a causa dell’aumento dei costi energetici».
«L’olio che stiamo ottenendo ora è già sul mercato e sta registrando molti consensi e vendite importanti: la situazione per intanto è, quindi, molto positiva».
Anche quest’anno, ad inizio campagna, il frantoio ha confermato la certificazione nel livello più alto dello standard alimentari internazionali, per affrontare il mercato mondiale.
Il direttivo
L’assemblea dei soci ha anche rieletto i tre consiglieri del cda in scadenza: Walter Chistè, Fabio Pellegrini e Luca Rigatti sono stati riconfermati dalla base sociale, in presenza dell’assessora provinciale all’agricoltura Giulia Zanotelli, l’omologo di Riva Lorenzo Pozzer e il presidente di Cavit, Lorenzo Libera. L’assemblea si è chiusa con soddisfazione, dandosi appuntamento al prossimo anno.