Il lutto

mercoledì 20 Settembre, 2023

Addio al restauratore Gianmario Finadri. Dalla Reggia di Caserta a Castel Thun: le opere a cui diede nuova vita

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Nato nel 1953 a Mezzolombardo, è morto in Brasile all'età di 70 anni. Da tempo viveva a Salvador de Bahia

Un artista del restauro noto in Italia e all’estero. La sua morte lascia un’eredità tangibile nelle tante opere che ha concorso a rigenerare. Si è spento a Salvador de Bahia in Brasile all’età di 70 anni Gianmario Finadri, restauratore trentino.

Nato nel 1953 a Mezzolombardo, ha studiato all’Istituto Vittoria di Trento, per poi trasferirsi a Firenze, dove si è specializzato all’opificio delle pietre dure.

Tra i grandi progetti di restauro che ha seguito ci sono la Reggia di Caserta e in Brasile, dove si era trasferito dieci anni fa, ha concorso al restauro della cattedrale di Salvador de Bahia. Nella città brasiliana, Finadri ha restaurato le opere d’arte della sacrestia della Cattedrale della trasfigurazione del Signore, tesoro dell’Unesco.

In Trentino lascia una profonda eredità. Nel corso della sua prestigiosa carriera si è occupato degli affreschi dei Baschenis nel Bleggio, la quadreria di Castel Thun per conto della provincia, la cappella di San Valerio a Castel Valer, sempre dei Baschenis, e tutti i quadri del conte Spaur. Tra i progetti più prestigiosi anche il restauro della sala dell’amore e la sala delle guardie al Castello di Avio, il lapidario e la cantina clesiana al Buonconsiglio e la cappella di San Ruperto nella chiesa di Santa Maria a Villa Lagarina.