Il lutto

giovedì 15 Maggio, 2025

Addio a Adriano Debiasi. Il decano dei giornalisti trentini è mancato a 97 anni

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A partire dagli anni '50 ha lavorato all'Adige, poi è stato assunto all'ufficio stampa della Provincia: i funerali venerdì 16 maggio alle 10 a Villazzano

Era considerato il decano dei giornalisti trentini. Il collega più anziano ancora in vita. È morto questa settimana, lunedì 12 maggio, nell’Rsa di San Bartolomeo, dove era ospite da un paio d’anni, Adriano Debiasi, 96 anni (ne avrebbe compiuti 97 a dicembre). Nato a Trento, ha iniziato a lavorare prima come commesso, per poi mettere piede nelle redazioni locali. Negli anni ’50 è diventato il corrispondente dell’Adige per Rovereto. «Giusto una sostituzione, per un paio di settimane», gli era stato detto, riferiscono ora gli ex colleghi che l’avevano conosciuto. Ma quella sostituzione è durata ben sette anni. Durante quel periodo ha avuto l’occasione di raccontare un momento storico: la quarta, e ultima fusione, della Maria Dolens, la campana dei caduti, e il suo posizionamento sul colle di Miravalle.

 

Poi è arrivato l’atteso trasloco nella sua Trento. Dove è stato il coordinamento con le notizie che arrivavano dalle valli. Il tutto fino agli anni ’80, quando è iniziato l’ultimo capitolo della sua vita professionale. È stato assunto all’ufficio stampa della Provincia, una struttura che, proprio quegli anni, si è cominciava a professionalizzare. A Trento vivrà per molti anni a Vaneze del Bondone. Molti colleghi dei tempi che furono non hanno mai smesso di chiamarlo professor Adibitus. Il motivo? Un vecchio scherzo fattogli quando era redattore a Rovereto, quando, con un gioco di parole sulle sue iniziali (A.D.B) qualcuno si inventò una fake news antelitteram, una serie di conferenze che vedevano protagonista proprio il fantomatico professore. Finì tutto con una bicchierata.

 

L’ultimo saluto a Debiasi si terrà domani, venerdì 16 maggio, nella chiesa parrocchiale di Villazzano.